Barriere architettoniche| “Palermo ancora indietro”

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05 Luglio 2013, 13:09

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PALERMO – “La condanna dell’Unione Europea dell’Italia circa l’avviamento al lavoro delle persone con disabilità non sarà l’unica condanna – dice Maurizio Li Muli (PD) Presidente della Commissione Affari Sociali della V Circoscrizione – ormai aspettiamo che tale condanna arrivi anche per la mancata applicazione di tutte le norme che obbligano all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ancora oggi nelle nostre città mancano del tutto dei Piani organici di abbattimento delle barriere architettoniche che possano consentire alle persone che hanno una qualche disabilità motoria, giovani ed anziani, mamme con passeggini di percorrere liberamente marciapiedi o di accedere liberamente negli uffici pubblici senza scontrarsi con la difficoltà della barriere architettoniche, spesso anche per un colpevole ritardo della stessa Amministrazione. Negli uffici comunali di Largo Pozzillo ad esempio – continua Li Muli – l’ascensore che porta i cittadini nella postazione anagrafica decentrata o al Poliambulatorio dell’Asp è guasto da oltre tre mesi, in tutto questo tempo non si è riusciti a bandire una gara d’appalto per cambiare le funi, quasi si trattasse della manutenzione dello Shuttle. I sovrappassi di via Regione Siciliana, che consentirebbero a tutti un attraversamento in sicurezza, sono chiuso o fin dalla loro realizzazione, quello di angolo Via Nazario Sauro, mentre quello davanti al parcheggio di via Nina Siciliana è si aperto, ma anche qui con l’ascensore guasto. Tutti i marciapiedi invasi da pali di segnaletica stradale, cestini getta-carta, addirittura le pensiline dell’Amat o addirittura da costruzioni del tutto abusive che occupano per intero i marciapiedi e di cui nessuno sembra accorgersi. Per non parlare dei mezzi pubblici i cui autobus, quei pochi che hanno la pedana retraibile, ques’ultima è guasta da anni senza possibilità di essere riparata. La stessa Amministrazione – continua Li Muli – che seraficamente risponde ad una mia interrogazione di non essersi ancora dotata del Peba (Piano abbattimento barriere architettoniche) previsto dalla Legge 41 del 1986 e dalla Legge 104 del 1992 e che quindi non conosce affatto lo stato in cui versa la città. Su questo, io credo, che la Regione Sicilia debba e possa prendere un impegno cogente, per questo motivo ho scritto al Presidente Crocetta per verificare, nel caso anche un eventuale commissariamento di quei Comuni che risultano ancora oggi inadempienti”.

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05 Luglio 2013, 13:09

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