Basile: “Ecco perchè| ho detto no a Crocetta”

12 Aprile 2014, 12:08

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CATANIA – Francesco Basile, nominato dal presidente Crocetta e dall’assessore Borsellino nuovo Direttore Generale della Azienda Ospedaliera Arnas Garibaldi di Catania, ha rinunicato all’incarico affidatogli per motivi di incompatibilità con il ruolo di “Presidente della Scuola “Facoltà di Medicina”, che attualmente riveste all’Università di Catania.  Basile ha inviato una lettera al governatore dove spiega le motivazioni che lo hanno spinto a questa scelta.

“Per accettare la nomina – scrive Basile – avrei dovuto dimettermi da tale carica, che è elettiva e avrà scadenza naturale il 31/10/2015 con possibilità di rinnovo per un ulteriore triennio. In questo ruolo, in pieno accordo con il Magnifico Rettore dell’Ateneo e con la collaborazione dei docenti e degli studenti, sto portando avanti un processo di profondo rinnovamento della Facoltà Medica, alla luce dei dettami della riforma universitaria. Non mi è sembrato perciò corretto dimettermi ed interrompere il percorso intrapreso. Mi sarei sentito di tradire – spiega ancora –  il mandato affidatomi dai colleghi e la fiducia in me riposta dall’istituzione universitaria alla quale appartengo, ed in particolare dalla popolazione studentesca.

Mi corre l’obbligo di precisare, infine, – conclude la nota – di aver partecipato alla procedura di selezione dei Direttori generali di Azienda sanitaria certamente con l’intento di riuscire ad essere inserito nella graduatoria degli idonei, ma non ritengo sia oggi il momento opportuno per svolgere un incarico diverso, tralasciando i miei doveri istituzionali e soprattutto l’azione intrapresa per migliorare la formazione dei giovani in campo universitario.

“Ringrazio sentitamente – dice infine Basile –  il Presidente della Regione e l’Assessore alla Salute per avermi voluto indicare, attestazione di stima che mi rende orgoglioso, e garantisco il massimo impegno a favore della gente che ha bisogno di buona sanità, auspicando una proficua collaborazione tra governo regionale e medicina universitaria”.