23 Febbraio 2012, 19:09
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“A destra, al centro, a sinistra esistono ancora tanti rancorosi e ambiziosi che, invece di rimboccarsi le maniche e lavorare per la nascita di una nuova prospettiva in grado di riavvicinare le persone alle istituzioni, continuano, non avendo nulla da proporre, ad inventarsi un ‘nemico immaginario'”. L’ha detto Gianpiero D’Alia, coordinatore siciliano dell’Udc, a margine dell’incontro su “Qualità della democrazia e diritti di partecipazione in Italia e Europà, all’Università di Messina. “Molti politici – ha aggiunto – rimangono in guerra come i giapponesi nella foresta, e a Palermo sono tanti ancora affetti da questa sindrome. Certa politica anziché pensare che il Comune di Palermo è al dissesto, per responsabilità di tutti quelli che hanno amministrato, continua a tirarsi le macerie addosso a scapito dei cittadini. A Palermo bisogna pensare a qualcosa di diverso dal centrodestra e dal centrosinistra, che hanno abbondantemente fallito”.
“Il Terzo polo – conclude – se vuole essere forza di cambiamento non può chiudersi in se stesso, ma deve essere il traino di una nuova formazione politica dei moderati. Con Massimo Costa questo può avvenire, se si rifuggono nostalgie per riedizioni sbiadite del centrodestra e se alcuni amici la smettono di fare gli ‘utili idioti’ della Borsellino e compagni, con la complicità di Raffaele Lombardo”.
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23 Febbraio 2012, 19:09