26 Agosto 2024, 08:20
3 min di lettura
PALERMO – E’ indagato ufficialmente per naufragio e omicidio plurimo colposi James Cutfield, 50 anni, il comandante neozelandese del Bayesian, il veliero affondato una settimana fa a Porticello nel palermitano in cui sono morte sette persone.
E sono in corso nella mattinata gli interrogatori dell’equipaggio. Dopo avere sentito ieri il comandante James Cutfield, i pm della Procura di Termini Imerese stanno ascoltando anche gli altri componenti dell’equipaggio. Secondo quanto apprende l’ANSA agli interrogatori, in una sala del Domina-Zagarella, farebbero seguito notifiche di atti ufficiali, per cui ci potrebbero essere altri indagati.
I magistrati della Procura di Termini Imerese lo hanno ascoltato ieri pomeriggio per la seconda volta a distanza di una settimana. Nel corso di due ore il comandante ha risposto sulla posizione della deriva, sul portellone aperto e su quando è scattato l’allarme dopo il peggioramento delle condizioni meteo.
Sono stati ricostruiti anche i circa 32 minuti trascorsi da quando il veliero ha iniziato ad imbarcare acqua allo sparo del razzo avvenuto alle 4.38 come ha ricordato il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa di sabato.
L’iscrizione nel registro degli indagati al momento del solo comandante è propedeutica al conferimento degli incarichi della procura per le autopsie che saranno eseguite dai medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico sulle sette vittime.
I magistrati stanno cercando di scavare negli errori commessi in quella tragica notte al largo di Porticello. “Una tragedia gravissima – ha detto il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nella conferenza stampa di pochi giorni fa in cui ha fatto il punto sulle indagini -“.
“Siamo alla fase iniziale delle indagini – ha spiegato -, gli sviluppi sono imprevedibili. Non escludiamo nulla. Uno sviluppo serio delle indagini sarà imperniato sul recupero del relitto”.
“Non abbiamo certezza dell’esistenza di una scatola nera – ha spiegato il sostituto Raffaele Cammarano, titolare dell’inchiesta -. Per averne sicurezza è necessario effettuare degli accertamenti all’interno del relitto che in questo momento sarebbero molto pericolosi. A questa domanda potremo rispondere soltanto quando sarà recuperato il relitto”.
“Ci stiamo concentrando anche sul perché l’equipaggio era sulla scialuppa e non vi erano i passeggeri. L’evento è stato improvviso. L’attività di indagine si fonderà prima sul recupero, poi sugli accertamenti e forniremo delle risposte a dei quesiti che non sono conosciuti. Si dovranno approfondire i comportamenti dell’equipaggio, delle condizioni meteorologiche e dei movimenti della barca“.
Intanto, i sub della guardia costiera sono in azione nella zona dove è affondato il veliero Bayesian una settimana fa al largo di Porticello (Palermo). Stanno eseguendo alcune verifiche richieste dalla procura di Termini Imerese e il controllo su possibili sversamenti di idrocarburi. Al momento non si registrano perdite di carburante.
Ieri sera una processione e un momento di preghiera si sono svolti a Santa Flavia e nella borgata di Porticello. Tanta la gente che ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe D’Agostino, per raccogliersi sul lungomare e ricordare le sette vittime del naufragio del veliero Bayesian.
A officiare il momento di raccoglimento i parroci di Porticello, don Vincenzo Buscemi e di Santa Flavia don Giovanni Pipia. Alcuni mazzi di fiori sono stati adagiati in mare. Oltre al sindaco di Santa Flavia Giuseppe D’Agostino con diversi assessori e consiglieri comunali, erano presenti il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli e il vice sindaco di Palermo, Gianpiero Cannella, le forze dell’ordine, la guardia costiera, i vigili del fuoco, i membri della confraternita della Madonna del Lume.
Pubblicato il
26 Agosto 2024, 08:20