Cronaca

Bayesian, dall’affondamento alle autopsie: le domande senza risposta

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02 Settembre 2024, 11:45

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PALERMO – Ci sono tante domande ancora senza risposta nella tragedia di Porticello. L’autopsia è una tappa obbligata verso la verità.

Doveva essere una vacanza da sogno nei mari del Mediterreano ma il Beyesian si è inabissato.

Bayesian, la ricostruzione

I morti sono stati sette. Ed è dalla causa del decesso che si deve partire. Non bisogna solo confermare il fatto che le vittime siano tragicamente annegate ma accertare, ad esempio, se fossero vigili e in condizioni psicofisiche tali da recepire un segnale di allarme.

Ed ecco il cuore dell’inchiesta della Procura di Termini Imerese che si concentra su due momenti.

Il primo: il comandante e due membri dell’equipaggio del veliero avrebbero sottovalutato l’arrivo della tempesta.

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E poi, nel secondo momento, una volta che l’imbarcazione venne travolta dal maltempo, non sarebbero stati in grado di reagire. Una catena di errori, così è stata definita.

Le indagini

Gli esami autoptici si svolgono alla presenza dei periti di parte dei tre indagati: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte del disastro.

I primi a essere esaminati sono i corpi di Jonathan Bloomer e della moglie Judith Elizabeth, poi quelli di  Cristopher Morvillo e della moglie Neda.

Subito dopo toccherà ai corpi del magnate inglese Mike Lynch, della figlia diciottenne Hannah e del cuoco di bordo Recaldo Thomas, unica vittima dell’equipaggio.

I legali della difesa hanno annunciato che chiederanno una consulenza tecnica per accertare lo stato del veliero e capire se vi fosse un guasto di cui nessuno era a conoscenza, e un’altra consulenza meteorologica per comprendere se la tempesta che si è abbattuta sulla nave sia stata un evento improvviso e violento o se fosse prevedibile.

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02 Settembre 2024, 11:45

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