Beato Don Pino Puglisi: | Romeo: “Il suo sorriso ci unisce”

di

25 Maggio 2013, 06:00

3 min di lettura

PALERMO – La Messa di beatificazione di padre Pino Puglisi si è conclusa. Quasi ottantamila persone hanno seguito la celebrazione sul prato del Foro Italico di Palermo. tanta commozione e un lungo applauso quando è stata scoperta una gigantografia del sacerdote: “Don Pino sorride ancora”, ha affermato l’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo.

12.30 “Da oggi don Pino è beato, possiamo pregarlo perchè interceda per noi con Dio. Preghiamo affinchè la gioia di oggi non sia solo un buon ricordo ma sprone per la vita quotidiana e i nostri comportamenti. Beato Pino Puglisi, prega per noi”. Così monsignor Romeo ha chiuso le celbrazioni per la beatificazione di don Puglisi.

12.21 La celebrazione è alle ultime battute. Le spoglie del beato Puglisi saranno in mostra nella cattedrale di Palermo dove domani, alle 18, ci sarà la Messa di ringraziamento.

12.00 “L’orrore suscitato in tutto il Paese dal barbaro assassinio di don Puglisi rimarrà nella memoria di tutti noi. La sua intesa e feconda esperienza pastorale, svolta sempre nelle realtà più difficili della Sicilia, continua a rappresentare un esempio per tutti coloro che non intendono piegarsi alla prevaricazioni della criminalità organzzata”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato all’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo nel giorno della beatificazione di don Giuseppe Puglisi. “Desidero esprimere – spiega Napolitano – la mia personale vicinanza alla figura di un sacerdote il cui martirio costituisce una grande testimoninaza di fede cristiana, di profonda generosità e di altissimo coraggio civile”.

11.40 “I mafiosi, che spesso pure si dicono e si mostrano credenti, muovono meccanismi di sopraffazione ed ingiustizia, di rancore, di odio, di violenza, di morte”, ha aggiunto Romeo. Ricordando altre vittime della mafia come i magistrati Rosario Livatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il presule ha osservato: “L’azione assassina dei mafiosi ne rivela la vera essenza. Essi rifiutano il Dio della vita e dell’amore”. Parole sottolineate da un lungo applauso dei fedeli al Foro Italico. Il cardinale Romeo ha ricordato che “il Beato Puglisi servì e amò i fratelli da padre. Fu soprattutto a Brancaccio che trovò bambini e giovani quotidianamente esposti ad una ‘paternita” falsa e meschina quella della mafia del quartiere, che rubava dignità ed dava morte in cambio di protezione e sostegno. La sua azione mirò a rendere presente un altro padre, il ‘Padre Nostro’. Secondo lui di ‘nostro’ non può esserci ‘cosa’ che si impone a tutti attraverso un ‘padrino’ onnipresente. Di ‘nostro’ c’é solo Dio che ama tutti dentro e fuori la Chiesa”.

11.19 “Don Pino sorride ancora e il suo sorriso ci unisce tutti”. Inizia così l’omelia dell’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo.

11.00 “Accogliendo la domanda del nostro venerabile fratello, il cardinale di Santa Romana Chiesa, concediamo che il venerabile Servo di Dio Giuseppe Puglisi, presbitero diocesano, martire, pastore, seminatore evangelico di perdono e riconciliazione, sia d’ora in poi chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa ogni anno il 21 ottobre”. Questo un passaggio della lettera apostolica in latino, letta dal cardinale Salvatore De Giorgi, delegato di Papa Francesco.

10.48 – Con la lettura della lettera apostolica, la beatificazione di Padre Puglisi è, di fatto, compiuta. Sul prato del Foro Italico è stata scoperta una immagine del sacerdote, che ha fatto scattare l’applauso della folla.

10.35 La celebrazione è presieduta dall’arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, mentre il rito della beatificazione è presieduto dal cardinale Salvatore De Giorgi, delegato da Papa Francesco.

10.30 In uno scenario composto da numerosi fedeli provenienti da tutta Italia è iniziata, a Palermo, la cerimonia di beatificazione di padre Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 . Sul prato del Foro Italico sacerdoti, famiglie e tanti giovani.

 

Pubblicato il

25 Maggio 2013, 06:00

Condividi sui social