Beccati a inquinare via Calliope, Pesce: "Pronti con le telecamere"

VIDEO Beccati a inquinare via Calliope, Pesce: “Pronti con le telecamere”

Le immagini e le parole dell'assessore

CATANIA – Una distesa di rifiuti di ogni tipo. Inerti di qualunque dimensione. Materiali di risulta, scarti speciali e pericolosi: ma anche sacchetti di organico. E, tanto per gradire, anche olii esausti sversati senza badare alle pesantissime conseguenze ambientali. E non solo per il torrente che scorre sottostante.

Via Calliope

Via Calliope a Catania non è una novità sul fronte dello scempio. Qui si viene scaricare qualunque tipo di rifiuto: un teatro dell’orrido alle spalle del cimitero monumentale e non distante da via Palermo. Tra l’esasperazione dei residenti e le segnalazioni di numerosi automobilisti, in più occasioni il sito è stato bonificato e in altrettante è stato nuovamente insozzato. 

Di recente le telecamere a circuito chiuso hanno beccato in flagranza altri incivili che hanno contributo ad alimentare il volume della lunga discarica a cielo aperto che coprono del tutto la carreggiata. C’è persino – come detto – chi nella assoluta irresponsabilità versa un’intera tanica di olio esausto. Tutto immortalato e registrato. 

Per quelle stesse telecamere che in molte occasioni sono state distrutte e vandalizzate. Opera degli stessi incivili: un modo per eliminare quell’occhio tecnologico piazzato, in teoria, da deterrente. 

Telecamere “intelligenti”

Eppure, a proposito di telecamere, la musica potrebbe presto cambiare. Almeno stando alle parole dell’assessore Massimo Pesce. “Su via Calliope abbiamo aggiustato il tiro e sarà più complicato creare danno alle telecamere. Ma il passaggio essenziale è un altro. Ed è quello legato all’installazione in città delle cosiddette telecamere intelligenti”.

Ovvero, telecamere che registreranno in automatico chi sta gettando i rifiuti. “Nel momento in cui viene scaricata la spazzatura arriverà un alert che avviserà la Polizia municipale – prosegue Pesce -. Il 2025 sarà l’anno nel quale affronteremo una spesa importante per l’acquisto di nuove telecamere. Dal Ministero ne arriveranno 40 mentre il Comune attraverso una gara ne acquisterà almeno altre 50”.

Nel frattempo, resta da fare i conti con il tappeto di munnizza che è diventato il marchio di via Calliope: manco a dirlo, seppur per una declinazione differente, strada che ha dato il nome all’indagine condotta dalle Fiamme gialle nello scorso mese di maggio. Il tema, però, era identico: i rifiuti.


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