06 Agosto 2024, 20:02
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Ore di grande tensione in Medio Oriente per le voci di attacchi imminenti da parte dell’Iran in risposta a Israele per aver decapitato la leadership di Hamas.
Dopo l’uccisione del comandante militare di Hezbollah Shukr e del leader di Hamas Hanyieh “Hezbollah risponderà, l’Iran risponderà, lo Yemen risponderà e il nemico attende, osserva e valuta ogni reazione.
La cosa principale è che ci siano determinazione, decisione e capacità”. Lo ha detto il leader di Hezbollah Nasrallah, aggiungendo che “l’attesa (israeliana) fa parte della punizione, della risposta e della battaglia che è anche psicologica”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto alla guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, di rispondere in modo moderato all’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, sconsigliando di attaccare i civili israeliani.
Lo scrive la Reuters sul proprio sito web citando due alte fonti iraniane. Il messaggio, secondo le fonti, è stato consegnato ieri da Sergei Shoigu negli incontri con alti funzionari iraniani.
Secondo le due fonti iraniane, Teheran ha anche fatto pressione su Mosca per la consegna di jet da combattimento Sukhoi Su-35 di fabbricazione russa. Il Cremlino non ha risposto a una richiesta di commento.
Aerei israeliani hanno volato a bassa quota sopra Beirut e hanno rotto la barriera del suono, provocando il panico con i boom supersonici poco prima del discorso programmato del leader del movimento libanese Hezbollah Hassan Nasrallah, secondo i giornalisti dell’Afp. “L’aeronautica israeliana ha rotto per due volte la barriera del suono sopra la capitale e diverse regioni”, ha affermato l’agenzia di stampa nazionale.
Dopo che le sirene d’allarme sono scattate più volte in queste ore nel nord di Israele, l’esercito israeliano ha reso noto che un certo numero di droni provenienti dal Libano hanno attaccato nella regione, di cui uno è stato intercettato, e diversi civili sono rimasti feriti a sud di Nahariya.
L’Idf ha aggiunto che gli allarmi sono stati dati anche in previsione dell’abbattimento degli ordigni e della conseguente caduta di schegge.
Prima della conferma militare, i media israeliani avevano informato di nuovi e numerosi allarmi in corso nel nord di Israele, nella zona di San Giovanni d’Acri per l’arrivo di droni dal Libano. Due persone sono rimaste ferite e sono in condizioni critiche nella città araba settentrionale di Mazra’a, nella Galilea occidentale, dopo l’impatto di un drone proveniente dal Libano. Lo riferiscono i media israeliani.
Le sirene sono in azione per infiltrazione di razzi e droni nelle città e nei paesi del nord, tra cui Acri. Lo riferisce l’Idf. Il servizio ambulanza Magen David Adom afferma che i suoi medici stanno perlustrando un’area in cui sono state segnalate collisioni. Ci sarebbero feriti a Mazra’a e dell’esplosione di un drone nei pressi della città di Nahariya.
Lo sciame di droni proveniente dal Libano è stato lanciato contro San Giovanni d’Acri e altre 15 località della zona, tra cui Hanita, Shlomi, Gesher HaZiv, Nahariya, la zona industriale di Akziv Milovat, Liman, Saar, Shevi Zion, Regva, Evron. L’uomo rimasto gravemente ferito a Mazra’a, un trentenne, è stato colpito dalle schegge dopo l’esplosione di un drone mentre era in macchina.
Il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran, rivendica di aver lanciato uno sciame di droni contro Israele che preso di mira obiettivi militari. Una fonte di Hezbollah ha dichiarato alla Reuters che comunque non è la rappresaglia del gruppo per l’uccisione da parte di Israele del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut la scorsa settimana.
In mattinata l’Idf ha confermato un attacco a Maifadoun, nel Libano meridionale, dove ha preso di mira un edificio utilizzato da Hezbollah in cui sono morti alcuni membri della milizia. Secondo i media israeliani, l’attacco dal Libano è la risposta al raid israeliano.
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06 Agosto 2024, 20:02