13 Novembre 2014, 11:53
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CATANIA – Protestano da oltre un mese per il diritto al lavoro. Ma sembra che, per le maestranze stagionali del Teatro Bellini, personale precario a volte da decenni, non si muova nulla. Dopo i primi interessamenti da parte della politica, sembra infatti che la sorte dei 26 lavoratori non importi a nessuno. Non al sindaco, presidente del Cda del Teatro Bellini, non ai sindacati, almeno i confederali, particolarmente cauti nell’affrontare la vertenza, che poi vertenza non è.
Davanti a nessun contratto di lavoro, infatti, c’è ben poco da fare. Da qui i tentativi di mantenere parte dei livelli occupazionali, affidando lavori temporanei. Una soluzione insufficiente per i lavoratori che, stamattina, si sono dati appuntamento di fronte la Prefettura per chiedere che venga trovata una soluzione.
Di seguito la lunga missiva inviata dal sindacalista Snals, Confsal, Antonio Santonocito, per sollecitare il Prefetto a occuparsi della situazione di 26 padri e madri di famiglia.
“Gent.mo Sig. Prefetto,
oramai da diversi mesi si protrae, ancora irrisolta, la vicenda dei i 26 lavoratori “stagionali” del Teatro Massimo Bellini di Catania impiegati nella gestione tecnica-organizzativa (manutenzione, biglietteria, maestranze varie, vigili del fuoco ecc..) indispensabile al funzionamento del teatro. Le norme e leggi vigenti riconoscono il diritto al passaggio da stagionali a stabili considerato che ciò è previsto anche dalla pianta organica. Nonostante ciò diverse volte, nel corso degli anni, è stata promessa (vanamente) ai lavoratori la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro;
Nel 2014, nonostante il loro impiego fosse previsto dal programma annuale, non sono stati chiamati al lavoro se non per periodi brevissimi; in sostituzione dei lavoratori “stagionali”, per le rappresentazioni esterne sono state fatti accordi con privati creando, così, tensione tra i lavoratori che temono per il loro futuro nonostante abbiano maturato il diritto alla trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato;
Nelle settimane scorse i lavoratori “stagionali” senza lavoro e senza stipendio, sconfortati e avviliti, hanno più volte protestato portando all’attenzione della cittadinanza la loro condizione sospendendo, più volte, la protesta a seguito di promesse ancora oggi non mantenute.
In diversi incontri con il C.d.A. ed il sovraintendente è stata più volte annunciata a fatta richiesta alla Regione Siciliana la deroga al divieto di assunzione prevista dalla legge regionale.
In un incontro tenutosi, nelle settimane scorse, tra il C.d.A. e alcuni funzionari regionali, presente anche il Presidente Rosario Crocetta, si è convenuto di presentare all’Assemblea Regionale una norma che dia la possibilità di assumere il personale necessario ( come da tutti affermato) per il funzionamento del teatro.
Oggi, la struttura è sprovvista di personale di vigilanza antincendio ( nelle ore diurne ) e del personale di vigilanza alla portineria, nonché di tutte le maestranze necessarie per la realizzazione delle varie opere.
Nonostante siano trascorsi diverse settimane ancora nulla si sa sui tempi e sul risultato e sull’esito finale. Ciò considerato si confida nel Suo autorevole intervento, sia nei confronti del C.d.A. che del Presidente della Regione al fine di dare riconoscimento ad un diritto acquisito ed evitare ulteriori esasperazioni e gesti inconsulti.
Certi della Sua sensibilità e convinti di un Suo intervento in merito, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
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13 Novembre 2014, 11:53