21 Agosto 2012, 18:38
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La discarica di Bellolampo resterà chiusa ancora per una settimana. “Sono state date delle prescrizioni ad Amia – ha detto Pietro Lo Monaco, capo della Protezione Civile – se verranno rispettate ad un mese esatto dal rogo la discarica potrà riaprire”. Nel vertice che si è tenuto nella sede di via Babela hanno partecipato i vigili del Fuoco, l’Amia, la Provincia, L’Arpa, i geologi nominati per monitorare l’evoluzione dei danni provocati dall’incendio di 29 luglio.
Tante le operazioni da fare questa settimana dall’Amia: ripristinare la rete del pericolato, istituire un servizio anti incendio più efficace, eliminare tutte le sterpaglie presenti nell’impianto, aggiornare il piano di emergenza interno e il documento di valutazione, coprire tutta la terza vasca, verificare l’ulteriore abbassamento della temperatura. Due controlli saranno eseguiti martedì prossimo dai carabinieri e dall’istituto di geofisica e vulcanologia per monitorare la situazione del rogo nella quarta vasca.
Un prossimo incontro è previsto per il 28 agosto. Nel frattempo i cassonetti continuano a bruciare in città. Stanotte sono stati venticinque i contenitori dati alle fiamme. Entrati in azione i camion e le pale meccaniche. Anche gli uomini del Coime sono intervenuti.
Infine si allargano i controlli sugli allevamenti vicini a Bellolampo per l’emergenza diossina. Quelli contaminati sono due a Torretta, uno a Cruillas nella zona di Torre Ingastone. “Come previsto, a Palermo e dintorni la catena alimentare risulta compromessa da diossine – ha detto il presidente provinciale della Federazione Maximo Ghioldi, i verdi chiedono che venga dichiarato lo stato di calamità e che venga istituito un fondo di garanzia per risarcire in tempi rapidi gli allevatori”.
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21 Agosto 2012, 18:38