23 Luglio 2024, 07:55
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PALERMO – La discarica di Bellolampo sarà ‘sorvegliata speciale’ nei prossimi mesi. La lente d’ingrandimento sarà quella della Commissione bicamerale Ecomafie, presieduta da Jacopo Morrone, che ha iniziato la sua missione in Sicilia proprio dall’impianto di Palermo.
“A Bellolampo abbiamo ascoltato tante buone intenzioni ma ci sono tante cose da sistemare, anche perché ci risultano da diversi anni incendi periodici e malfunzionamenti del Tmb“, le parole del deputato leghista. “Vigileremo e vedremo se alle parole seguiranno i fatti”, ha avvertito.
La sensazione è che la Rap e lo stesso Comune di Palermo siano sul banco degli imputati dopo il sopralluogo dei commissari a Bellolampo, nonostante il bon ton istituzionale. Il presidente della commissione Ecomafie ha comunque lanciato l’alert: “Una città come Palermo non merita questo tipo di gestione dei rifiuti, il 15% di cui si parla è uno dei dati più bassi di raccolta differenziata nei grossi centri italiani. Bisognerà migliorare”.
Morrone, con gli altri parlamentari, ha poi ascoltato in prefettura il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e il procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Verzera. E proprio da queste audizioni sono emersi particolari “interessanti”: una parte di ciò che è stato detto nelle stanze di Villa Whitaker è stata secretata. “Rassegneremo alcuni elementi agli inquirenti, decideranno loro se ci sono elementi per intervenire”, ancora Morrone.
La commissione, intanto, stenderà un report su quanto visto nella discarica di Bellolampo, con la collaborazione dell’Arpa e del Noe dei carabinieri. “Sarà una fotografia di ciò che abbiamo visto – ha spiegato -, dopodiché collaboreremo con la Procura. Se ci saranno degli elementi li sottoporremo agli inquirenti”.
Assente per motivi di salute il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ma la commissione intende ascoltare il governatore “per conoscere la road-map che dovrà portare l’Isola fuori da questa situazione”.
Dalla commissione, infine, un focus sugli extracosti dei rifiuti che stanno dissanguando le casse dei Comuni “Se smaltire una tonnellata di rifiuti in alcune parti d’Italia può costare 70 o 90 euro a tonnellata, in queste realtà di può arrivare anche a 300, o anche 400 se si va all’estero – ha sottolineato Morrone -. E queste sono spese per i cittadini”.
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23 Luglio 2024, 07:55