06 Gennaio 2014, 16:00
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PALERMO- Il gallo per adesso si riposa in attesa di tornare a cantare. Andrea Belotti ha certamente vinto l’oscar della seconda parte del 2013 rosanero: nessuno si aspettava un’esplosione così da parte del centravanti ex Albinoleffe: “E’ stata una bellissima esperienza e continua ad esserlo – dice Belotti al sito ufficiale – sono felice di quel che sto facendo, come rendimento mio ma anche della squadra. Siamo primi grazie all’aiuto di tutti. Sono contento di aver fatto sei gol e sicuramente non voglio fermarmi. Questi cinque mesi sono passati bene, pensavo di non ambientarmi subito ma i compagni mi hanno aiutato facendomi inserire subito nel gruppo e mostrandomi il loro affetto. Anche loro mi danno consigli, è stato un inizio veramente bello. Sono consapevole che tutti stiamo facendo un grandissimo lavoro per raggiungere l’obiettivo e andare in Serie A”.
A lanciare Belotti è stato ovviamente Beppe Iachini, convinto delle doti del ragazzo allenamento dopo allenamento: “Gli devo tanto – sottolinea il numero 30 rosanero – mi ha dato tanto in allenamento. E’ un grandissimo allenatore, in Serie B ha vinto quasi sempre, se non sempre. Devo tanto a lui per quel che riguarda i movimenti e il modo di giocare per la squadra. E’ un grandissimo mister, dovrò sempre ripagare la sua fiducia mi dovrò sempre far trovare pronto”. Per Belotti il leader è uno solo: “Quando ho saputo del Palermo sono andato a vedere un po’ tutti i giocatori. Quello che mi ha impressionato di più è Barreto, grandissimo giocatore e professionista, nonché capitano. Se lo merita, è il leader della squadra”.
Anche un sacrificio pur di accettare il Palermo: “Pur di venire a Palermo ho deciso di ridurmi l’ingaggio. La mia priorità era quella di fare un campionato di Serie B importantissimo, Palermo era la scelta più giusta, sono consapevole di essere nella squadra più importante della Serie B. Quando mancava poco per concludere ho deciso di ridurmi l’ingaggio perché la mia priorità era Palermo, ho fatto tutto il possibile per venire qua. Ho fatto una scommessa su me stesso, vado fiero del mio rendimento ma non mi monto la testa. Il campionato è lungo e difficile, dovrò continuare su questa strada”. A Belo piacciono le carezze e i complimenti: “Gli elogi fanno sempre piacere. Che lo faccia il presidente, il direttore, il mister o i compagni. Se c’è un elogio vuol dire che sto facendo bene, fa grande piacere e dovrò andare avanti così per ripagare la fiducia. Dovrò migliorarmi sempre, cercare di fare sempre di più partita dopo partita, giocando per la squadra e segnando quando avrò occasioni. Poi con l’aiuto dei compagni dobbiamo coronare il sogno di raggiungere la Serie A”.
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06 Gennaio 2014, 16:00