23 Giugno 2015, 12:18
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PALERMO – “Insieme si può: bentornati a casa cari scout. Oggi è una bellissima giornata per Palermo perché abbiamo restituito alla città un bene sottratto a Cosa nostra. Voglio ringraziare il vicesindaco Emilio Arcuri, i tecnici dell’Amministrazione, l’impresa che ha mantenuto i tempi di consegna dell’opera e, naturalmente, gli scout dell’Agesci. Questa manifestazione è un modo concreto per rispondere all’enciclica di Papa Francesco, che ci ricorda l’importanza del rispetto per la natura, e questo che inauguriamo oggi è un meraviglioso bene immerso nel verde, ma anche un luogo di coltivazione dei valori, dove veniamo chiamati alla coerenza dei principi morali, quali il rispetto della legalità dei diritti. Questo edificio, infatti, fu il primo sottratto alla mafia nella storia di questa città e del nostro Paese”.
È quanto ha affermato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che oggi ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione dell’immobile di Fondo Micciulla, che fu il primo nella storia del Paese ad essere stato sequestrato alla mafia, per decisione del Giudice Falcone nel 1980, e successivamente confiscato grazie alla legge Rognoni-La Torre. Nel 1997, durante l’Amministrazione Orlando, il fondo fu dato in uso all’Agesci, ai cui responsabili locali il sindaco ha consegnato le chiavi degli edifici ristrutturati negli ultimi diciotto mesi, insieme alla concessione predisposta dall’assessore al Patrimonio, Luciano Abbonato.
Presenti alla cerimonia la Giunta comunale, il presidente del Consiglio comunale di Palermo, Salvatore Orlando, numerosi consiglieri comunali, Umberto Postiglione, capo dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie, e le massime autorità civili, religiose e militari della città.
Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al sindaco Leoluca Orlando, in cui ha espresso all’Amministrazione “apprezzamento per aver portato a termine l’opera di riqualificazione dell’immobile, simbolo del riscatto morale della città verso il fenomeno mafioso”. Sono giunti al primo cittadino messaggi e telefonate di apprezzamento da parte del presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, del presidente del Senato, Pietro Grasso, del presidente della Camera, Laura Boldrini, del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e da parte del presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi.
Francesco Caminita, responsabile Agesci Palermo: “A 35 anni di distanza dal primo sequestro che Falcone fece di questo bene che era della famiglia Inzerillo si inaugura una base scout internazionale e un luogo che accoglierà tutte quelle realtà del territorio che vogliono seguire peecorsi di legalità e che vogliono fare promozione del territorio”. All’interno del bene è presente la Camera dello Scirocco che è un bene arabo e i Qanat che venivano utilizzati per scappare nel corso delle retate.
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23 Giugno 2015, 12:18