Beni confiscati occupati| La nuova direttiva di Orlando

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12 Marzo 2019, 20:01

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PALERMO – Una direttiva per imporre l’ordine cronologico negli sgomberi, ma soprattutto una strigliata all’indirizzo degli uffici comunali. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore al Sociale, Giuseppe Mattina, hanno firmato oggi una direttiva dopo un vertice con la burocrazia di Palazzo delle Aquile.

“Gli immobili comunali occupati devono tornare nella disponibilità dell’amministrazione comunale e velocemente destinarli alle loro finalità originarie – dice Orlando – Ancor più necessario è nel momento in cui la legislazione regionale ha permesso, a coloro che ne hanno i requisiti e vogliano farlo, di regolarizzare la propria posizione”. La direttiva sui beni comunali occupati dispone di attivare tutte le misure necessarie alla tutela del patrimonio pubblico; verificare lo stato delle occupazioni abusive, in modo particolare quelle relative ai beni confiscati assegnati al Comune di Palermo; individuare le risorse necessarie ad attivare ed eseguire gli sgomberi dei beni individuati; individuare, dove possibile, con gli strumenti attivati con le misure del Pon Metro, progetti di accompagnamento e presa in carico delle famiglie o delle persone sgombrate. “Abbiamo voluto dare indicare alla dirigenza delle chiare priorità operative, affinché subito – aggiunge Orlando – si avvii un percorso di ripristino di legalità e il patrimonio comunale possa essere interamente disponibile per far fronte a situazioni di necessità, prima fra tutte l’emergenza abitativa”.

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In realtà dietro alla direttiva ci sarebbe uno scontro tutto interno agli uffici, tra il Patrimonio che ha ordinato alcuni sgomberi e le Attività sociali che chiedono che invece si segua l’ordine cronologico negli interventi, specie dopo i provvedimenti che hanno riguardato il Teatro Zappalà e il dormitorio di piazzetta della Pace. Ma la stoccata sarebbe diretta anche alla Polizia municipale, con il comandante incaricato di coordinare un grippo di lavoro e di predisporre un cronoprogramma e una relazione entro sei mesi.

Palazzo delle Aquile conta ad oggi su 920 immobili confiscati di cui 182 usati per fini istituzionali, 168 affidati a famiglie senza alloggio, 177 dati a enti e associazioni ma ben 96 (un nono) occupati abusivamente. Altri 43 erano già affittati regolarmente a famiglie, 39 ad attività commerciali mentre poi ci sono quelli in pessimo stato (sette), non assegnati (174) e 34 terreni inutilizzati.

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12 Marzo 2019, 20:01

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