Dopo i costi alle stelle delle ultime settimane, scatta oggi, martedì 22 marzo, la riduzione dell’accisa sui carburanti e di conseguenza sul loro prezzo di vendita. Sono infatti stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” che contengono le norme approvate il 18 marzo dal Consiglio dei Ministri. Il decreto “Ucraina Bis”, contiene anche le misure per la riduzione dell’accisa dei carburanti.
Come è possibile la riduzione?
Ma ecco cosa avverrà già da oggi. Il taglio dell’accisa sui carburanti è diventato possibile sulla base di una norma in vigore dal 2007. Sarà di circa 25 centesimi al litro il calo del prezzo al dettaglio.
Quanto durerà?
Si tratta di un ‘taglio a tempo’. La riduzione avrà infatti la durata di 30 giorni. E’ però anche previsto che fino al 31 dicembre di quest’anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere ad un decreto legge, ma solo con un provvedimento ministeriale.
Norme e controlli per evitare speculazioni
Specifiche norme sono poi introdotte per i depositi di stoccaggio dei prodotti e per evitare nuove e ulteriori attività speculative, con poteri al Garante dei Prezzi e l’utilizzo della Guardia di Finanza per i controlli che dovranno monitorare l’andamento dei costi.
Chi ci guadagna è sicuramente il titolare dell’impianto e non il gestore che deve vendere al prezzo che decide il primo. Che si stanno arricchendo non c’è ombra di dubbio. Comprano tutti o quasi al deposito costiero in via Messina Marine o in raffineria più o meno allo stesso prezzo (1/2 centesimi in più o in meno) mi spiegate la differenza di 40 centesimi tra una pompa ed un’altra? La solita storia: ì furbetti del quartierino che speculano anche sulla guerra ed il consumatore finale che paga per tutti.