“Beppe Grillo manipolato | dalla disinformazione di regime”

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27 Ottobre 2014, 17:21

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ROMA-  “Ancora una volta la disinformazione di regime manipola un intervento di Beppe Grillo, storpiando il senso delle sue parole sulla mafia e sulla lotta alla mafia. Ancora una volta una pletora di ipocriti, politici e cortigiani, si straccia le vesti e simula indignazione”. Lo dichiara Alberto Airola, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato. “Dov’erano – si chiede Airola – i professionisti dell’indignazione, così scandalizzati da una frase di Beppe Grillo che non hanno nemmeno capito, quando si abbassavano le pene per il reato di voto di scambio? Dove sono adesso quando si perseguitano i giudici e si intralciano le indagini? Dov’erano quando a maggio il voto trasversale dell’Assemblea Regionale Siciliana respingeva la proposta del M5S di abolire il vitalizio per i condannati di mafia? E quanto ci vuole perché i due rami del Parlamento si pronuncino sulla stessa proposta, approvabile con una semplice modifica dei propri regolamenti? Farebbe bene al Paese un’informazione che aprisse un Tg con queste domande, non con un ennesimo inaccettabile depistaggio”.

“La lotta alla mafia – prosegue – non si fa con le parole, ma con i fatti. È da più di un anno chiediamo di votare le leggi sull’anticorruzione e sull’autoriciclaggio, ma i professionisti dell’indignazione latitano. Non possiamo neanche rivolgerci al garante massimo della costituzione, reticente nella vicenda più abietta della nostra Repubblica: la trattativa Stato-mafia”. “Noi siamo l’Italia pulita”, conclude il presidente dei senatori Cinquestelle, “quella che si chiede ancora chi abbia rubato l’agenda rossa di Paolo Borsellino. Respingiamo al mittente le accuse di chi in Sicilia ha sempre costruito il proprio consenso, e continua a farlo, scambiandosi favori con mafia o stando direttamente sul suo libro paga”.

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“Quelle di Grillo sulla mafia sono “parole che sottoscrivo, che ha detto lui ma è come se le avessi detto io”. Così il deputato M5s Alessandro Di Battista su Fb dove aggiunge: “Oggi la mafia-finanziaria utilizza di meno la lupara. Ha i media a disposizione, li controlla. I media sanno uccidere con la macchina del fango, sanno distruggere chi si ribella a un sistema facendolo passare per tutto quel che non è”. Per Di Battista “questa è la battaglia più grande da portare a termine. La vinceremo? Perderemo? Non ne ho idea. So che si ‘combatte’ con la coerenza e colpendoli dove gli fa più male. Nel portafogli! Spegnere la TV e non comprare più certi giornali oggi è un dovere morale, un servizio civico che si fa per i nostri figli”

 

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27 Ottobre 2014, 17:21

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