Berlusconi a Servizio Pubblico |Ed è boom di ascolti per La7

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11 Gennaio 2013, 12:42

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PALERMO – Boom di ascolti per “Servizio Pubblico”, la trasmissione targata La7 e condotta da Michele Santoro, che ieri sera ha ospitato per la prima volta l’ex premier Silvio Berlusconi facendo registrare il 33,58% di share con oltre 8 milioni e mezzo di telespettatori. E così il record di ascolti della rete è stato ampiamente superato.

La lunga serata del settimo canale è stata dominata, per la maggior parte, da un clima teso ma mai segnato da toni accesi, se non nel finale, evidenziando la volontà da parte del Cavaliere e di Santoro di non voler scadere nella classica trasmissione ‘urlata’. Ad aprire il duello è stato un lungo botta e risposta che è culminato con l’attacco da parte di Berlusconi all’attuale premier Mario Monti colpevole, secondo il Cavaliere, di “essersi montato la testa” come tutti i tecnici e soprattutto di aver progressivamente ceduto alle pressioni di “una sinistra ancora troppo legata all’ideologia comunista”.

Come di consueto, a scandire la serata, non poteva mancare ‘l’angolo di Travaglio’ che ha ripercorso la lunga carriera politica dell’ex premier con una biografia critica che ne ha sottolineato gli aspetti più controversi, dal ‘bunga bunga’ e le notti bollenti di Arcore alla presenza tra le fila del Pdl di politici dal passato non esattamente trasparente. Immediata la risposta di Berlusconi che non ha tardato ad accusare la magistratura di “fare un uso politico della giustizia” e difendendo Dell’Utri con una frase che ha lasciato il segno durante l’intera serata: “L’unico problema è che è nato a Palermo”.

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Il Cavaliere ha infatti difeso il senatore uscente in quota Pdl definendolo “una persona perbenissimo, il numero uno dei bibliofili italiani sul quale sono state raccontate cose incredibili”. Berlusconi ha continuato a spiegare brevemente le vicende che hanno riguardato Dell’Utri, spiegando il perché della sua prima affermazione: “Dopo aver creato una squadra di calcio di nome Bacigalupo per levare i ragazzi dalla strada ha conosciuto delle persone che successivamente sono state indicate dai magistrati come mafiosi”.

Ma l’ex premier non si è fermato lì. Sedendosi al posto di Travaglio infatti si è esibito in un ‘fuori programma’ con una ‘controbiografia’ del giornalista che ha ripercorso tutto l’insieme delle querele e delle condanne che lo hanno visto protagonista nel corso della sua carriera professionale. Molto applaudita è stata inoltre la frase di Berlusconi proprio ad apertura della ‘contro-letterina’ in cui si è definito il ‘core business’ del giornalista torinese.

Teatrale poi è stato il gesto di Berlusconi nel riprendere il proprio posto dove, qualche attimo prima, era seduto proprio Travaglio. ‘Spolverando’ la sedia, infatti, il Cavaliere è riuscito ad irritare Santoro che alla fine ha rifiutato di stringergli la mano.

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11 Gennaio 2013, 12:42

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