14 Maggio 2010, 15:16
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“Con riferimento a quanto apparso sulle pagine di Repubblica, preciso di avere semplicemente riferito quanto si sente con grande sicumera da più parti in ambienti del Pdl e dell’Udc e cioé che qualora venisse rimossa ‘l’anomalia sicilianà e dovessero cadere il Governo e l’Assemblea Regionale Siciliana, si aprirebbe fatalmente la strada verso elezioni politiche anticipate”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, puntualizzando il contenuto di una sua intervista circa l’inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa in cui é indagato e gli sviluppi della situazione politica in Sicilia. “Nelle mia parole – aggiunge – non c’era assolutamente alcun riferimento alla figura del Presidente Berlusconi quale ‘mandante’ delle inchieste e degli attacchi mediatico – giudiziari di cui sono bersaglio. Semmai ho specificato come la propagazione di una notizia – infondata- come quella pubblicata mercoledì scorso da Repubblica sarebbe stata utilizzata certamente come argomento di discussione con il Presidente Berlusconi, all’interno del Pdl, per segnalare una ipotetica debolezza del mio governo”. Lombardo precisa inoltre “di avere provveduto ad inviare una richiesta di rettifica a ‘Il Fatto quotidiano’ relativamente ad alcune frasi che mi sono state attribuite nell’edizione di oggi. Infatti, al di là del confronto politico anche aspro, non ho pronunciato termini offensivi né per il Presidente del Senato, né per il Ministro della giustizia. Mi sono invece limitato a disapprovare la scelta – pur legittima – del Ministro Scajola di non rispondere ai magistrati di Perugia senza – anche in questo caso – esprimere parole offensive nei suoi confronti”.
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14 Maggio 2010, 15:16