Berlusconi 'stoppa' Lagalla e FdI, decisivo l'incontro con Meloni

Berlusconi ‘stoppa’ Lagalla e FdI, decisivo l’incontro con Meloni

Oggi o domani il vertice del centrodestra che scioglierà le riserve.
PALERMO 2022
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Ieri il professore Roberto Lagalla, candidato sindaco centrista, stava per ricevere l’investitura e l’appoggio di Fratelli d’Italia. E’ stata la discesa in campo di Silvio Berlusconi a stopparlo, per il momento, in un tentativo di mediazione che potrebbe risultare fruttuoso, anche se arriva in ritardo. La rottura tra l’asse Forza Italia-Lega e i meloniani stava per essere sancita. Solo l’intervento del fondatore forzista l’ha evitata in extremis. La storia si può ripercorrere come la cronaca di una partita complicatissima, tra Palazzo delle Aquile e Palazzo d’Orleans.

La notte non porta consiglio

La notte prima della presentazione del forzista Francesco Cascio per il ticket Forza Italia-Lega si sentono Gianfranco Miccichè e Ignazio La Russa. Si cerca di raggiungere un accordo che, però, si infrange su un elemento oggettivo. Micciché vuole che si discuta del caso Palermo, per lasciare le regionali nell’agenda. La Russa, come Fratelli d’Italia ripete da sempre, pretende un discorso congiunto: del sindaco di Palermo si parli in un quadro generale, con la garanzia di Nello Musumeci riconfermato nella sfida per la Regione. La notte non porta consiglio. Ecco perché il senatore meloniano offre la sua dichiarazione ‘a petto in fuori’ sui destini incrociati delle varie questioni in ballo, seguita da una timida apertura di Micciché su Musumeci. Troppo timida.

Berlusconi in campo

Intorno alle nove di ieri sera scende in campo direttamente Silvio Berlusconi con una nota: “Sono stato da più parti chiamato ad intervenire sulle candidature alle elezioni siciliane. Mi sembra che la cosa fondamentale sia essere uniti, perché uniti si vince, divisi si perde. Credo quindi che ci debba essere al più presto un incontro tra noi, Fratelli d’Italia, la Lega e le altre forze politiche del centrodestra per individuare e decidere delle candidature condivise”. Una presa di posizione che congela la convergenza di FdI sul professore Lagalla e che apre a quel ragionamento su tutto richiesto dai meloniani. Se c’è Silvio, bisogna fermarsi, in attesa del confronto tra i leader e con Giorgia Meloni, specialmente

L’attesa per il vertice

Una trama confermata dalle dichiarazioni dello stesso La Russa tramite nota: “Dopo la inascoltata proposta di FdI a Forza Italia di rinviare ogni annuncio della candidatura Cascio a Palermo decisa senza alcun coinvolgimento nostro, il presidente Berlusconi ha chiamato Giorgia Meloni per prospettare una conference call di vertice con anche Matteo Salvini. Fratelli d’Italia ha quindi rinviato di qualche ora il previsto annuncio di convergere su altre candidature, che siamo pronti a discutere solo nel caso in cui la coalizione dimostrasse di mettere al primo posto la sua unità rispetto agli egoismi, lavorando su un quadro complessivo che punti alla vittoria del centrodestra e non agli egoismi di partito. Per noi, nello specifico, non vi è ragione di discutere la ricandidatura di Nello Musumeci, presidente della Regione uscente apprezzato dai siciliani per la sua concretezza e la sua onestà”. Il vertice dovrebbe tenersi oggi o, al massimo, domani, ipotesi che via via sta prendendo corpo, anche se ci sono stati già degli abboccamenti. E scioglierà le riserve in un modo o nell’altro.


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