18 Luglio 2024, 19:01
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BIANCAVILLA (CATANIA) – All’Oratorio “don Pino Puglisi” di Biancavilla, 650 bambini, ragazzi e giovani del Grest sono stati protagonisti, insieme alle Istituzioni e Forze dell’Ordine, della “Legality Day 2024”, un evento che ormai si ripete ogni anno durante le attività oratoriane estive, per incrementare il distacco delle nuove generazioni verso la cultura mafiosa.
“Dal 2017 – dice Giuseppe Sant’Elena, giovane Responsabile dell’Oratorio “don Pino Puglisi” di Biancavilla – insieme all’Associazione Antiracket e Usura “Rete per la Legalità Sicilia”, con la presenza del Vice Presidente Eugenio Di Francesco, abbiamo portato avanti percorsi comuni per scuotere le coscienze e far capire che la cultura mafiosa, che è cultura di morte, deve essere allontanata dal futuro dei ragazzi.
Siamo certi che l’impegno civile e sociale inizia dai più giovani, e se qualcosa deve cambiare, la si deve fare ora e, soprattutto, partendo dai più piccoli”.
“È fondamentale che il riscatto sociale di questo territorio venga condiviso con le parti sane, protagoniste di una rinascita contro ogni forma di criminalità organizzata – conferma Eugenio di Francesco, vice presidente di “Rete per la Legalità Sicilia”; ma soprattutto è nella vicinanza alle forze dell’ordine che si manifesta un lavoro sinergico per debellare il fenomeno mafioso e costruire una comunità che sia fondata sulla legalità”.
“Lo slogan che è stato scelto “Onesti cittadini del presente, per costruire un futuro migliore – prosegue il Prevosto Parroco della Basilica di Biancavilla don Agrippino Salerno– ci indica quale è la strada da seguire, ossia che non bisogna delegare ad altri l’impegno che ognuno deve assumer per contribuire alla lotta alla mafia e ad ogni tipo di violenza e che per costruire un futuro migliore dobbiamo impegnarci già nel presente”.
La giornata, svolta presso i locali dell’Oratorio di via San Placido, è stata caratterizzata da un momento di presentazione di elaborati sulla legalità studiati, organizzati ed inscenati dai bambini e dai giovani: dalla lotta alla mafia al bullismo, dalla violenza di genere all’ecologia, dalla discriminazione alla droga.
Tra i momenti più toccanti, quello del monologo su Valentina Salamone, giovane biancavillese vittima di femminicidio, seguito dalla testimonianza delle sorelle e dalla presenza della mamma, e la testimonianza di Eugenio Di Francesco, che denunciò il padre, colluso con la mafia, per l’omicidio del fratello Piero.
Alla manifestazione, è stato gradito ed importante il coinvolgimento delle istituzioni e delle forze dell’ordine: il Presidente della Commissione Regionale Antimafia On. Antonello Cracolici; l’Assessore Regionale agli Enti Locali Andrea Messina; I’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto e la Polizia Municipale. Molte le associazioni presenti, tra cui “Comunità in progresso rappresentata da Concetta Raia e Angelo Villari, che operano sul territorio e i dirigenti scolastici delle scuole biancavillesi.
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18 Luglio 2024, 19:01