29 Novembre 2013, 19:18
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CATANIA – “In città serve un plebiscito di voti per Matteo Renzi”. Con queste parole Enzo Bianco apre la kermesse “L’Italia cambia verso sud” e chiama a raccolta i renziani etnei. Il leader dei liberal Pd fa sul serio, come dimostra la lista dei candidati all’assemblea nazionale a supporto del sindaco di Firenze. “Ci abbiamo messo la faccia”, dice Bianco che è il capolista in città, seguito da altri due nomi di peso: Francesca Raciti ed Anthony Barbagallo. Giovanni Burtone, organizzatore dell’iniziativa, si dice addirittura “onorato” di guidare le liste provinciali dei candidati renziani. Il sindaco di Firenze è dato come favorito per la corsa alla segreteria e la sala gremita di Palazzo dei Chierici sembra confermare la previsione della vigilia. Solo il Ministro Graziano Delrio si mantiene cauto: “I risultati li conosceremo soltanto dopo il voto”.
L’obiettivo è quello di ottenere ottimi risultati in termini di partecipazione, e per invogliare i catanesi a supportare il sindaco di Firenze è stato individuato un tema tristemente attuale: “la questione meridionale”. “Sono un convinto sostenitore di Matteo Renzi anche per l’attenzione che ha sempre mostrato nei confronti del sud”, dice Enzo Bianco che indica come valori aggiunti del candidato fiorentino “la capacità di ragionare in modo moderno e di rompere gli schemi”. Il sindaco, però, chiarisce che la partita si vince soltanto mettendo da parte politiche assistenzialiste e ponendo tutti i territori nelle condizioni di “avere le stesse opportunità”. Bianco considera “una vergogna” il fatto di investire milioni di euro per le infrastrutture del nord a fronte delle condizioni di “arretratezza” che caratterizzano quelle del meridione d’Italia.
Al Ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, renziano di ferro, tocca indicare la strada da seguire. “Dobbiamo usare al meglio i fondi europei e mettere in campo una rivoluzione sia culturale sia sostanziale”. Il sud deve diventare un’opportunità, ma la strada è tutta in salita. “La disoccupazione è il vero dramma del Paese, dobbiamo trovare una soluzione ancora più incisiva, insieme alle parti sociali”, dice Delrio, che aggiunge: “La vera risposta ai precari è la creazione di nuovi posti di lavoro”. Il Ministro non sembra turbato dalla scissione del Pdl rispetto alle ricadute sulla stabilità del governo Letta che, a suo dire, “ ha una maggioranza meno ampia, ma più coesa di prima”. Delrio, insomma, crede nella stabilità dell’esecutivo di cui fa parte, che paradossalmente potrebbe essere messa in crisi dalla vittoria del suo candidato alle primarie: Matteo Renzi. Il Ministro ovviamente minimizza e anzi cita lo stesso sindaco di Firenze per allontanare simili ipotesi: “Un Pd forte non deve fare paura al governo”.
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29 Novembre 2013, 19:18