24 Gennaio 2014, 16:47
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CATANIA – Il sindaco di Catania Enzo Bianco, commentando l’impugnativa di 33 articoli della Finanziaria regionale da parte del Commissario Aronica ha detto: “Neanche nelle Regioni a Statuto ordinario i Commissari dello Stato hanno il potere di intervenire sul bilancio approvato da un’Assemblea regionale tanto pesantemente da vanificarlo. Si tratta di un eccesso di interventismo. Un’azione così distruttiva è francamente intollerabile e si evidenzia una chiara sproporzione nel potere esercitato dal Commissario dello Stato sulla Regione”. “Per questo – ha aggiunto Bianco – mi rivolgo al Ministro dell’Interno e al Governo perché la Sicilia, oltre ai problemi che ha, non debba anche soffrire per un atteggiamento francamente incomprensibile, ingiustificato e che comprime fortemente l’autonomia della Regione”.
Il sindaco di Catania, “L’atto di Aronica è francamente intollerabile e si evidenzia una chiara sproporzione nel potere esercitato dal Commissario dello Stato sulla Regione”. Il sindaco di Catania Enzo Bianco, commentando l’impugnativa di 33 articoli della Finanziaria regionale da parte del Commissario Aronica ha detto: “Neanche nelle Regioni a Statuto ordinario i Commissari dello Stato hanno il potere di intervenire sul bilancio approvato da un’Assemblea regionale tanto pesantemente da vanificarlo. Si tratta di un eccesso di interventismo. Un’azione così distruttiva è francamente intollerabile e si evidenzia una chiara sproporzione nel potere esercitato dal Commissario dello Stato sulla Regione”. “Per questo – ha aggiunto Bianco – mi rivolgo al Ministro dell’Interno e al Governo perché la Sicilia, oltre ai problemi che ha, non debba anche soffrire per un atteggiamento francamente incomprensibile, ingiustificato e che comprime fortemente l’autonomia della Regione”.
Il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen. “Credo che la bocciatura della finanziaria regionale sia una sconfitta per tutti noi siciliani, anche per quelli che come Confcommercio Sicilia avevano espresso giudizi pesantissimi tanto sui metodi quanto sui contenuti. Non è caduto un articolo, è caduta una manovra. Senza polemica vogliamo ricordare che fin dai primi giorni del governo Crocetta, nel 2012, abbiamo pubblicamente segnalato la necessità di un taglio di spese generalizzato che permettesse una politica di sviluppo vero, basato sulla creazione di lavoro reale e non clientelare. Bene! Non siamo stati neppure presi in considerazione, ed oggi si vedono i risultati. Non siamo felici di aver avuto ragione, ne prendiamo semplicemente atto, mentre plaudiamo al blocco dell’ incomprensibile e per certi versi offensivo regalo che in finanziaria era stato elargito ai petrolieri. Almeno di una cosa siamo felici!”
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24 Gennaio 2014, 16:47