13 Aprile 2010, 12:02
1 min di lettura
“Provo un sentimento di umana comprensione per la difficoltà in cui si trova Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana senza maggioranza politica e indagato per gravi motivi. E gli auguro che possa trovare presto serenità. Quella serenità che oggi gli manca”. Lo afferma il senatore del Partito democratico Enzo Bianco, commentando l’intervista del governatore al Corriere della sera. “Io sono fieramente avversario politico – aggiunge Bianco – tanto di Alfano quanto di Micciché e contrasto con determinazione tanto Firrarello quanto lo stesso Lombardo. Penso che il Pd non debba fare la stampella né del Pdl né del Pdl-Sicilia e del Mpa. Lombardo è stato eletto con una maggioranza e se in corso d’opera l’ha persa per strada, occorre tornare a votare, come in ogni democrazia. Tanto più che in questi mesi egli ha imbastito il solito monopolio di clientele con cui ha tradizionalmente governato; sia da vice sindaco di Catania con l’amministrazione che ha portato la città sull’orlo del dissesto sia da Presidente della provincia, trasformata in una gigantesca segreteria politica”. “Mi sorprende – continua Bianco – che il goffo attacco nei miei confronti venga supportato dall’assunzione di Leotta nella task force per l’occupazione del presidente Castiglione, Collaborazione che ho giudicato assai inopportuna vista la candidatura dello stesso Leotta contro Castiglione. Ma Lombardo adotta la politica della seppia: getta inchiostro e alza polveroni per nascondere le sue ‘magagne’ politiche. Però stavolta – conclude Bianco – mostra l’estrema debolezza di un progetto politico confuso e ormai alla fine. La Sicilia di tutto ha bisogno tranne che di “milazzismi riscaldati”.
Pubblicato il
13 Aprile 2010, 12:02