Biblioteche, vigili, sport e verde| La mappa degli operai Gesip

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01 Maggio 2013, 06:15

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PALERMO – Il gruppo più numeroso, quasi 600, si occuperà del Verde, ma un centinaio andrà anche nelle postazioni decentrate e altrettanti alla Città dei ragazzi. Il comune di Palermo mette in moto la macchina organizzativa che dovrebbe riportare al lavoro i quasi 1800 dipendenti della Gesip: un rientro che avverrà gradualmente, a scaglioni, dopo che ieri è stato firmato all’Ufficio provinciale del lavoro il decreto con cui i lavoratori sono usciti dalle procedure di mobilità e sono stati messi in cassa integrazione.

I lavoratori giovedì 2 saranno convocati dai capi area comunali a cui sono stati assegnati: accedendo alla Cig, infatti, i dipendenti sono finiti all’interno di un particolare bacino a cui Palazzo delle Aquile attingerà per lo svolgimento di alcuni servizi per un totale di 20 ore settimanali. Poco più di 800 euro netti, a carico di piazza Pretoria, più contributi previdenziali e assegni familiari pagati da Inps e Regione.

Il rientro, però, sarà graduale: alcuni potrebbero cominciare giovedì, specie in quei siti di cui l’azienda già si occupava e in cui la ripresa dei servizi sarà più facile. Per altri settori, specie quelli destinatari di un numero elevato di dipendenti Gesip, il rientro avverrà a scaglioni. “L’importante è che raggiungano le venti ore – dice il vicesindaco Cesare Lapiana – poi se anziché il 2 rientrano il 3 o il 4, poco cambia”.

Proprio giovedì sarà pubblicato sul sito internet di piazza Pretoria l’elenco dei lavoratori e le rispettive assegnazioni, anche se poi si procederà a una convocazione formale: una procedura che non poteva essere anticipata, visto che la firma del decreto è arrivata solo ieri. Molti dei dipendenti, però, sono stati già informalmente avvisati e potrebbero essere proprio loro a prendere servizio per primi.

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Ma dove andranno questi 1784 lavoratori? Il gruppo più numeroso, composto da 594 unità, è quello destinato al Verde, agli ordini di Domenico Musacchia: si tratta di 577 operai, 16 dipendenti, un quadro e un dirigente che si occuperanno di uno dei settori più sofferenti della città, alle prese con l’emergenza rifiuti e ville e giardini praticamente abbandonati. “Per il momento torneranno nelle precedenti aree – dice l’assessore Giuseppe Barbera – ma impiegheremo meglio che in passato i quattro agronomi in forza alla Gesip. L’idea è di arrivare a definire precise responsabilità”.

274 (55 impiegati e 219 operai) andranno presso le postazioni decentrate e le circoscrizioni, che da settembre a oggi sono state messi a dura prova dall’assenza dei custodi che ha provocato aspri scontri tra l’amministrazione e i dipendenti di fascia B. Un rafforzamento degli uffici diretti da Giusto Catania anche in vista del decentramento.

117 a testa invece per la Città dei ragazzi e il settore Cultura, con quest’ultimo che dovrebbe utilizzarli soprattutto per i servizi di custodia alle biblioteche, mentre 28 daranno man forte all’Avvocatura comunale e 33 al Suap. In 57 saranno alle dipendenze di Gabriele Marchese, che gestisce fra l’altro il cimitero dei Rotoli, in 84 invece si occuperanno di Manutenzioni ed edilizia scolastica, oltre ai 67 destinati al Coime. 43 prenderanno ordini da Tony Rizzotto, che si occupa di diritti degli animali e quindi anche del canile, mentre 87 saranno impiegati nelle scuole e 36 al Polo tecnico. Rinforzi in arrivo anche per i vigili urbani, che potranno contare su 33 nuove unità (per lo più adibiti alle pulizie), e per gli impianti sportivi da tempo in sofferenza: qui saranno in 68 ad operare.

 

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01 Maggio 2013, 06:15

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