Big, assessori e “new entry” | La corsa per le Europee

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05 Febbraio 2014, 20:11

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PALERMO – Tra congressi imminenti, improvvise crisi di governo e annunciati rimpasti, i partiti siciliani hanno anche acceso i motori in vista delle prossime elezioni europee, che si svolgeranno tra il 22 e il 25 maggio prossimo. Ottanta giorni che potrebbero ridisegnare la mappa del potere politico dell’Isola.

Le Europee, infatti, potrebbero segnare ufficialmente il ricongiungimento tra l’Udc di Casini e il centrodestra. Un avvicinamento che in queste ore rischia di far saltare in aria la giunta di Rosario Crocetta. L’Udc, a dire il vero, deve ancora sciogliere un nodo: presentare una propria lista o correre insieme al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Le liste della circoscrizione Sicilia-Sardegna prevedono la presenza di otto candidati. Di questi, appunto, una percentuale sarà costituita da politici sardi. Ma ovviamente, la scelta di correre da soli (l’ultimo riunione allargata del gruppo all’Ars ha deciso in questo senso) oppure in compagnia, segnerà le scelte dei centristi di D’Alia.

Nel primo caso, lo stesso ministro potrebbe correre come capolista (salvo poi dover decidere se mantenere il ruolo di componente del governo nazionale o lo scranno europeo, incompatibili), e tanti altri “big” potrebbero essere chiamati alle armi. Dal segretario regionale Giovanni Pistorio al capogruppo Lillo Firetto fino all’ex presidente della Provincia di Trapani e attualmente deputato regionale Mimmo Turano. Ma le scelte dell’Udc, in qualche caso, potrebbero coinvolgere, in maniera diretta o indiretta, anche la giunta regionale. Uno dei nomi caldi infatti è quello di Dario Cartabellotta. In ballo anche l’assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti. Un nome caldissimo, invece, è quello del magistrato Carmelo Carrara, marito dell’assessore alla Famiglia Ester Bonafede. Lui potrebbe essere presente anche nel caso di una lista-congiunta con il Nuovo centrodestra e altri movimenti moderati.

Gli alfaniani, dal canto loro, confermeranno in lista l’uscente Giovanni La Via, e potrebbero lanciare il messinese Nino Germanà. Anche all’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio sarebbe stato richiesto l’impegno diretto. Ma il parlamentare non sarebbe al momento convintissimo. Prendono quota, invece, le ipotesi di Renato Schifani come capolista e della senatrice Simona Vicari. Un candidato dovrebbe rappresentare, invece, la Sicilia orientale e potrebbe essere il deputato siracusano Vincenzo Vinciullo.

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Ex Pdl, questi ultimi. Che correranno quindi, per la prima volta negli ultimi anni, in liste diverse da quelle degli ex compagni di Forza Italia. I fedelissimi del Cavaliere sarebbero intenzionati a confermare in lista l’uscente Salvatore Iacolino e a lanciare l’ex presidente della Provincia Giovanni Avanti, il miccicheiano Pippo Fallica e il deputato vicino alla Destra, Santi Formica. Non ha deciso se scendere in campo in questa competizione, invece, Saverio Romano. Mentre per il candidato della Sicilia orientale, la scelta cadrà su uno tra Salvo Pogliese e Basilio Catanoso. Ma è proprio attorno a Forza Italia che aleggia un nome che avrebbe del clamoroso. Nei giorni scorsi, infatti, si sarebbe addirittura parlato della possibile candidatura dell’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino. Una indiscrezione che al momento non trova conferme ufficiali negli ambienti azzurri. Ma che non è stata mai nemmeno smentita dal diretto interessato mentre viene rilanciata su blog e testate locali, come nel caso de “ilvolatore.it”. Quella che pare un’eventualità quasi irrealizzabile diventa verosimile sulla base, da un lato, delle recenti polemiche tra l’assessore e il presidente Crocetta. Dall’altro, dando un’occhiata anche ad alcuni tra i fedelissimi dell’assessore. La Regione, infatti, nel mandare a casa molti dirigenti generali esterni, a inizio legislatura, ha salvato, tra gli altri, Marco Lupo. Il burocrate è da tempo vicinissimo all’ex ministro Stefania Prestigiacomo, che ha deciso di restare in Forza Italia, appunto. Senza contare le accorate difese delll’assessore nei confronti dell’altro dirigente generale del suo assessorato: Maurizio Pirillo, ex capo di gabinetto di Gaetano Armao, che fu assessore con Raffaele Lombardo. Pirillo fu scelto da Armao anche per la guida di una società importante come Multiservizi. Pirillo e Lupo sono i più stretti collaboratori di Marino, quindi. E certamente non sono vicini al centrosinistra. “Ma Marino – scrive sempre ‘ilvolatore.com’ – ha trait d’union importanti anche con Saverio Romano, ex ministro del governo Berlusconi e oggi in Forza Italia. L’uomo di collegamento è Carmine Canonico, membro dell’Ismea (l’Istituto per studi, ricerche e informazioni sul mercato agricolo), legato a Marino attraverso una persona del suo staff, Ferdinando Buceti, nominato dall’assessore commissario in diversi Ato”. Quanto basta, insomma, per rafforzare l’indiscrezione: Marino alle europee con Forza Italia. Si vedrà. *

Mentre nel Movimento cinque stelle si discute ancora delle modalità di selezione dei candidati, su cui sembra ci sia un dibattito molto acceso all’interno del partito, nel centrosinistra i tempi non sono ancora maturi per scegliere i candidati.

Il maggiore partito, il Pd, è infatti in piena campagna congressuale. Prima di allora sarà difficile prevedere quali saranno gli effettivi equilibri in campo tra i democratici. Senza contare che la corsa alle Europee può intrecciarsi con le vicende del rimpasto di governo. È proprio in questo contesto che sembra maturare, però, la candidatura di Giuseppe Lumia. Fortemente appoggiato dal presidente Crocetta. Ma non solo. A sostenere la corsa del politico termitano, infatti, sarebbero pronti alcuni tra gli alleati del governatore: Drs, Megafono e Articolo 4. Una “cortesia” che verrebbe ricambiata, ovviamente, con l’inserimento di questi partiti nella compagine governativa in vista del prossimo rimpasto. A riflettere seriamente sull’idea di candidarsi, poi, sono altri due “big” siciliani del partito. Sia Giuseppe Lupo che Antonello Cracolici, infatti, potrebbero essere inseriti in lista. Entrambi stanno prendendo in seria considerazione l’ipotesi che gli è stata prospettata. Ma scioglieranno la riserva tra qualche giorno. Intanto, bisogna anche individuare delle donne “candidabili”. La legge prevede infatti la presenza di almeno tre candidate in lista. E il Pd potrebbe proporre, soprattuto per la Sicilia orientale la rodata Concetta Raia. Mentre il partito è solleticato dall’idea di inserire in lista una candidata che non possiede tessera di partito. E che nutrirebbe ancora qualche resistenza a impegnarsi in prima persona. Ma per molti democratici, soprattutto in una competizione come le elezioni europee, il nome di Giusy Nicolini, battagliere sindaco di Lampedusa, pare quello giusto.

* Il comunicato di Marino

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05 Febbraio 2014, 20:11

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