29 Aprile 2011, 10:17
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ore 21.20 La seduta riprenderà stamattina
ore 19.03 Approvato l’articolo 7. Si passa all’articolo 3, che viene approvato. La seduta riprende alle 20.45 con l’esame dell’articolo 8.
ore 19.02 Approvato l’articolo 5. Si passa al numero 6 (con il Pdl che ritira tutti gli emendamenti soppressivi), che viene approvato.
ore 18.58 Si passa all’articolo 4, approvato.
ore 18.43 La discussione dell’articolo 1 è stata rinviata, mentre l’aula ha approvato l’articolo 2 senza emendamenti. Si passa adesso alla discussione dell’articolo 3 e degli emendamenti. L’articolo 3 è stato accantonato.
ore 18.36 Riprendono i lavori.
ore 16.11 L’Aula approva anche il bilancio interno.Vota “no” solamente Alessandro Aricò (Fli). I lavori riprenderanno alle 18.
E in un clima di certo più disteso c’è spazio anche per i retroscena. “Sono venuto all’Ars – racconta Lombardo ai cronisti – dopo avere letto un sms che mi ha inviato ieri notte l’onorevole Lino Leanza: mi chiedeva di presentarmi l’indomani. Ma la mia presenza è stata casuale rispetto all’accordo raggiunto sul bilancio”. A confermare l’episodio è lo stesso Leanza: “Ho telefonato al presidente ieri notte, ma non m’ha risposto: e dire che dice di non dormire mai”; allora gli ho inviato l’sms”.
Meno sorridente Cateno De Luca, che critica la presidenza di Francesco Cascio e la decisione di contingentare i tempi degli interventi. “Sta uccidendo l’unica opposizione a questo Parlamento – ha detto De Luca – rendendosi complice di un omicidio delle regole democratiche e impedendomi di svolgere il mio ruolo parlamentare. Lo sta facendo con la complicità della maggioranza e dell’opposizione che sono impegnate in un inciucio permanente. Non erano i miei emendamenti a fare perdere del tempo ma il tempo lo ha perso il governo presentandosi in questa aula sul filo di lana”. “Avete deciso di non discutere del bilancio – ha proseguito De Luca – offrendo ai media lo specchietto della tabella ex H (circa 60 milioni di euro )e ai parlamentari di maggioranza ed opposizione il piattino dei contributi alle associazioni ed enti a loro vicini. Un bilancio che non ha nessun respiro strategico costruito su poste in entrata nominali che porteranno la Sicilia al disastro allargando ancora di più la voragine debitoria. Avete deciso di farlo in sordina buttando un pò di fumogeno e rendendo difficile la comprensione del furto di futuro e di democrazia che state mettendo in atto. Io non sono complice di questo furto e per questo non voterò questo bilancio, perché in questa situazione l’unica scelta saggia era ed è ridare la parola, con il voto, al popolo sovrano scelta che era realizzabile con gli oltre 5 mila emendamenti da me presentati. Quanto è avvenuto ha reso evidente che quelli che invocavano strumentalmente le elezioni e che nulla hanno fatto per rendere possibile questa soluzione dimostrandosi inciucisti di professione”.
ore 16.05 La seduta è riaperta. Si discute il bilancio interno dell’Assemblea per il 2011.
ore 15.50 L’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’articolato del bilancio. Manca il voto finale, che avverrà solo dopo l’esame della Finanziaria. La seduta è sospesa. Si riprenderà con l’esame del bilancio interno dell’Ars e, alle 18, con la Finanziaria.
ore 15.40 Si procede con la lettura e l’approvazione dell’articolato.
ore 15.35 Si procede con la votazione delle rubriche di spesa. Il Parlamento approva, contrari Pdl e Pid. Contrari Caputo, De Luca, Pdl, Pid e Fds.
ore 15.21 L’emendamento con la nuova tabella è approvato.
ore 14.55 La seduta è riaperta. I lavori sono ricominciati con l’annuncio della presentazione di un subemendamento di riscrittura dell’ex tabella H.
Rispetto a quanto previsto nella stesura di ieri sera, vengono aumentate le somme per la propaganda dei prodotti siciliani; per le iniziative di carattere culturale e artistico; per i consorzi di bonifica relativamente alla proroga dei contratti di lavoro; per i consorzi Asi; per il funzionamento delle università.
ore 14.12 La seduta è ancora sospesa.
ore 12.41 La seduta è sospesa “per dieci minuti”.
ore 12.36 “La mia unica preoccupazione è quella di passare alla storia come il presidente dell’Ars che non ha fatto approvare bilancio e finanziaria”, replica Cascio.
ore 12.32 “Presidente lei ha scelto la strada meno opportuna per uccidere il dibattito e mi dispiace. Mi auguro che lei non passi alla storia per avere compiuto un attentato alle prerogative dei parlamentari”, interviene Cateno De Luca.
ore 12.26 La discussione riprende dal maxiemendamento che rimodula l’ex tabella H e dai relativi subemendamenti. Per le richieste di intervento, ogni gruppo parlamentare avrà a disposizione un tempo massimo determinato in base al numero dei componenti.
ore 12.17 Il presidente Francesco Cascio apre la seduta, con oltre due ore di ritardo rispetto all’ora prevista. In aula anche il governatore Raffaele Lombardo.
ore 11.23 E’ in corso una riunione tra il presidente Lombardo e i capigruppo di maggioranza.
ore 11.08 La seduta non inizia. E mentre negli uffici si lavora alla scrittura degli emendamenti il presidente della Regione Raffaele Lombardo è arrivato a Palazzo dei Normanni per incontrare il presidente dell’Assemblea Francesco Cascio.
ore 10 Per il terzo giorno consecutivo gli inquilini di Sala d’Ercole si ritrovano a discutere di Bilancio e Finanziaria. A differenza dei giorni precedenti però l’orizzonte si modifica pian piano. Il Bilancio deve essere infatti licenziato entro fine mese, altrimenti tutti a casa. E il clima diventato sempre più incandescente non aiuta a risolvere i problemi.
In questi giorni è stato un susseguirsi di riunioni più o meno aperte a questo o quel gruppo, negli uffici c’era chi faceva conti su conti e i numeri, alla fine, scontentavano sempre qualcuno. Tanto che ieri neppure l’ennesima rimodulazione della tabella “B” (ex tabella “H” che indica gli enti e le associazioni che riceveranno i contributi) ha portato la pace e dopo lunghe interruzioni la seduta è stata sospesa (era quasi l’una di notte) per essere riaggiornata alle 10 di oggi. Orario indicativo perchè ancora i lavori non iniziano.
La sospensione di ieri non è stata frutto di un accordo pacifico, ma è maturata tra liti e urla.
La rimodulazione dell’ex tabella H è infatti stata distribuita ai deputati ma, visti i malumori, il documento è stato ritirato.
Ecco allora che viene presentato un nuovo emendamento aggiuntivo firmato dal governo. Il documento prevede che vengano azzerati i capitoli di spesa per essere poi ridiscussi in finanziaria. “In questo modo – spiega Cateno De Luca – erano liberi di discutere tutto più avanti e avere oggi le mani libere. Ma c’è un ‘dettaglio’: l’emedamento precisa che ‘sono fatti salvi gli impegnio assunti al 30 aprile 2011’. Questo significa che con un semplice atto amministrativo sarebbero comunque riusciti a dare soldi a chi vogliono”.
La proposta del governo accende ancora di più gli animi e viene convocata una conferenza dei capigruppo. Al termine della riunione il presidente di turno Formica decide di interrompere i lavori attirando contro di sè le ire della maggioranza. Cala quindi in sipario e gli attori, tra le urla, tornano a lavorare dietro le quinte.
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29 Aprile 2011, 10:17