Bilancio, la seduta salta |Solo 22 consiglieri in aula

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29 Dicembre 2015, 15:44

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CATANIA – Ventidue consiglieri presenti. Non sufficienti, per una sola presenza, a garantire il numero legale della seduta che, sulla votazione della delibera sui riaccertamenti dei residui, salta. Dopo poco più di due ore, dunque, la seduta convocata per ieri pomeriggio, che avrebbe dovuto quanto meno discutere il bilancio, se non votarlo, è naufragata. Se ne riparlerà dunque oggi, in seconda convocazione quando, a garantire la validità della seduta basteranno 18 voti.

Tutto da rifare, dunque, nel pomeriggio e, se le cose non dovessero andare bene, domani. Anche se oggi, l’ordine del giorno cambia leggermente, dal momento che, proprio stasera, durante l’assemblea cittadina, è stato inserito a il punto relativo alla Sidra e alla necessità di modificare lo statuto dell’azienda partecipata che si occupa del servizio idrico, in modo che questa possa ricevere i fondi del Cipe per fognature e depuratore. Per quanto riguarda la conciliazione con l’azienda,invece, pare che la transazione di 12 milioni sia stata inserita nel bilancio. La stessa sulla quale si sarebbe consumato un piccolo giallo, con le annunciate dimissioni da parte del presidente Giardina che, però, non pare aver dato seguito a quanto affermato (e, pare sempre, verbalizzato).

Insomma, i nervi restano tesi, tesissimi, anche se le previsioni, considerato anche il numero dei consiglieri presenti ieri, potrebbero parlare di un voto quasi certo che arriverà oggi. Ma la maggioranza è disunita, come ha evidenziato ancora una volta l’assenza di molti esponenti che dovrebbero sostenere la Giunta comunale. E questo potrebbe annullare qualsiasi ipotesi.

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Resta comunque il fatto che il Consiglio si è trovato a dover trattare un documento fondamentale senza, di fatto, conoscerne il contenuto, a pochi giorni dalla scadenza e con il fiato sul collo del commissario straordinario. E il “terrore” e le fibrillazioni da parte dei membri del senato cittadino pare fondato, quanto meno perché la mancata approvazione dell’atto potrebbe portare allo scioglimento del Consiglio comunale. Ipotesi lontana ma non impossibile, data la presenza del Commissario straordinario, pronto a sostituire l’assemblea cittadina in caso di inadempienza. Garofalo potrà inviare formale diffida all’assise cittadina, imponendogli di approvare l’atto entro un tot di giorni. Nel caso in cui questo non avvenisse, i consiglieri andrebbero a casa. Eventualità che in molti vorranno allontanare. Il Consiglio, poi, potrebbe essere chiamato anche il 31 mattina, il giorno prima di Capodanno. 

Intanto – e questo sembra evidenziare ancora meglio il clima rovente con cui l’atto approda in aula consiliare – sarebbero in tanti i consiglieri che starebbero prendendo informazioni per stipulare un’eventuale assicurazione per le perdite patrimoniali involontariamente cagionate a terzi nell’espletamento del proprio mandato. E sembra altresì che molti rappresentanti dei cittadini non voteranno o lo faranno contro l’amministrazione. Anche in quota maggioranza. Forse non alla prima ma alla seconda convocazione. Insomma, un vero e proprio “pasticciaccio” in quel di piazza Duomo.

 

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29 Dicembre 2015, 15:44

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