19 Giugno 2015, 18:16
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BRONTE – Migliorano le condizioni del bimbo di due anni che martedì mattina è caduto nella cisterna di casa. L’equipe del Garibaldi che tiene il piccolo sotto osservazione non scioglie la prognosi, ma dalla tac non sono stati riscontrati danni cerebrali. Non ci sarebbe più traccia anche del liquido presente nei suoi polmoni a causa del tempo trascorso nell’acqua della cisterna.
A salvarlo un giovane muratore che lavorava vicino casa e la temperatura fredda dell’acqua che ha rallentato le funzioni vitali del bambino, impedendo il sopraggiungere di danni irreversibili. Sentite urla disperate, il ventottenne Giuseppe Currenti, ormai un eroe per tutta la comunità brontese, è subito accorso e senza pensarci un attimo si è calato nella cisterna profonda quasi due metri. Ad essere tirata fuori prima la madre che, non vedendo più il figlio e notando la cisterna scoperta dopo aver cercato invano per tutta la casa, si era buttata dentro nel disperato tentativo di recuperare il piccolo corpo che si intravedeva appena. Poi la ricerca del bambino. Nonostante l’oscurità Giuseppe non ha smesso di cercare fino a quando non è riuscito a trovarlo. Probabile causa dell’incidente è stato il cedimento del coperchio in plastica della cisterna.
Sul posto intervenuti i militari della locale stazione dei Carabinieri e i Vigili del fuoco di Adrano. Trasportato al pronto soccorso dall’ambulanza del 118, il bimbo è poi stato trasportato d’urgenza in elisoccorso al Garibaldi, dove è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione pediatrica sotto osservazione.
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19 Giugno 2015, 18:16