Biosphera, primo ok per la Corsello |Ma ora Italia Lavoro batte cassa - Live Sicilia

Biosphera, primo ok per la Corsello |Ma ora Italia Lavoro batte cassa

Bocciato il ricorso del collegio sindacale contro la liquidatrice: per i giudici non ci sono state inadempienze. Ma intanto Italia Lavoro e Salvatore Errante Parrino chiedono arretrati per un milione. Il giudice convoca la numero uno dell'azienda e una dirigente dell'assessorato al Territorio. E ordina: "Vogliamo il quadro completo di crediti e debiti".

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PALERMO – Biosphera deve fare ordine nei propri conti. E presentare entro il 23 ottobre il quadro completo di debiti e crediti. Lo ha deciso il giudice dell’esecuzione della IV sezione civile del tribunale di Palermo Alida Marinuzzi, fissando l’udienza sul ricorso di Salvatore Errante Parrino, che vanta un credito di 120 mila euro nei confronti della società. Errante Parrino, difeso dall’avvocato Cristiano Dolce, ha chiesto il pignoramento delle somme all’assessorato regionale al Territorio, perché Biosphera, società controllata dalla Regione, vanterebbe un credito di sei milioni proprio nei confronti dell’assessorato. Così, riunendo il giudizio sulle richieste di Errante Parrino con l’altro, attivato invece da Italia Lavoro (società controllata dal ministero dell’Economia, che ritiene di vantare un credito da 902 mila euro), il giudice ha disposto che Anna Rosa Corsello, liquidatrice di Biosphera, e Maria Spanò, dirigente dell’assessorato al Territorio, siano sentite in udienza il 23 ottobre.
Intanto, però, un’altra sezione del tribunale, quella specializzata in materia di impresa, dà ragione alla liquidatrice. Con una decisione depositata in cancelleria il 15 luglio, infatti, la corte presieduta da Caterina Ajello e composta da Daniela Galazzi e Rachele Monfredi ha bocciato il ricorso con il quale il collegio sindacale dell’azienda ha chiesto la rimozione di Corsello dall’incarico. Oggetto del contendere, la mancata predisposizione del bilancio 2012, il mancato versamento degli oneri fiscali e previdenziali e proprio la mancata riscossione del credito nei confronti della Regione. I giudici, infatti, sottolineano che il credito è stato contestato dall’assessorato al Territorio e che Corsello non poteva far altro che ricorrere al tavolo di conciliazione attualmente in corso. “La mancata predisposizione del bilancio – tagliano corto i magistrati – è strettamente connessa alla soluzione della questione relativa alla sussistenza del credito di cui sopra”. Lo stesso vale per il mancato pagamento degli oneri fiscali e previdenziali: per i giudici “non appare imputabile a una condotta inadempiente del liquidatore, quanto piuttosto a una pregressa e risalente carenza di liquidità della società”. E se i soldi in cassa sono sempre meno, per il tribunale, la colpa non può essere imputata alla gestione Corsello.
Chiusa una grana giudiziaria, però, se ne apre un’altra. Appunto quella con Errante Parrino e Italia Lavoro. In quest’ultima vicenda il giudice ha ordinato all’assessorato all’Economia di trasmettere i mandati di pagamento emessi nei confronti di Biosphera nel 2012 e nel 2013, ma soprattutto ha chiesto all’azienda “l’esibizione della situazione patrimoniale aggiornata della società con l’indicazione analitica dei crediti e dei debiti da depositarsi in cancelleria o all’udienza”. Ma, appunto, il quadro è difficile da delineare: “Il credito – aveva spiegato Anna Rosa Corsello due mesi fa – viene riportato da anni. È un credito nei confronti della Regione, che controlla Biosphera, e non è né liquido né esigibile, e anzi è stato oggetto di contestazione”. Deciderà il tavolo di conciliazione. Ma adesso la risposta è attesa anche dal tribunale.


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