Cronaca

Blatte e sporcizia, “cucina da incubo” ad Aci Castello: sanzioni

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11 Agosto 2024, 11:02

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CATANIA – Controlli in una cucina da incubo ad Aci Castello: i Carabinieri della compagnia di Acireale hanno sanzionato la titolare di una pizzeria nel centro città, nell’ambito dei controlli congiunti con i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania.

I controlli ad Aci Castello

Nel corso dei controlli i Carabinieri hanno scoperto che la pizzeria usava come deposito alimentare un cortile non a norma perché idoneo soltanto alla raccolta differenziata dei rifiuti. Accanto ai rifiuti, che però non erano stati differenziati ed erano ammassati in contenitori di plastica, i militari hanno trovato due frigoriferi con bevande, anche alcoliche, e bottiglie di vetro di acqua impolverate.

La presenza di spazzatura non sigillata, si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri, ha attirato blatte e formiche che, strisciando fino all’interno del locale, hanno raggiunto i banconi per la lavorazione di alimenti. Infatti nei pressi del forno i Carabinieri hanno trovato trappole per topi e polveri insetticide.

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Le attrezzature ispezionate sono state trovate sporche, come il pavimento e le piastrelle che presentavano unto non rimosso da tempo. Anche le guaine dei frigoriferi e del banco di lavoro erano ammuffite e alle pareti mancavano alcune piastrelle con conseguente caduta di pezzi di intonaco.

Il cibo e le altre violazioni

La titolare del locale, una 60 enne del posto, aveva anche raccolto in un congelatore a pozzetto diversi chili di pesce privi di tracciabilità: più di 5 chili di calamari, 1,5 chili di gamberi rossi, quasi 4 chili di pesce spada a fette, tutti stipati in una busta di plastica sulla quale non vi era alcuna etichetta relativa alla tipologia del prodotto, alla scadenza, alle indicazioni sulla conservazione.

Infine i militari hanno accertato anche che era scaduta l’autorizzazione agli scarichi fognari e che nemmeno gli estintori non erano stati revisionati, motivo per cui l’imprenditrice è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria. I prodotti alimentari sono stati sequestrati e nei confronti della proprietaria sono state elevate sanzioni amministrative pecuniarie dell’importo complessivo di quasi 18 mila euro.

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11 Agosto 2024, 11:02

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