25 Maggio 2012, 09:39
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Era insospettabile, appariva innocua. Una figura rassicurante come quella di tanti anziani. In realtà era lei, Rosa Filippone, un palermitana di 74 anni, la “nonnina della droga”, che faceva da corriere tra Palermo e Messina. E’ uno dei dettagli che emerge dall’operazione antidroga “Coccodrillo” dei carabinieri che ha portato a quarantacinque arresti. Fra questi anche quattro donne.
Il traffico di droga – come hanno accertato gli inquirenti – avveniva tra le due città siciliane e Siderno, in provincia di Reggio Calabria: la maggior parte dei provvedimenti restrittivi, emessi dal gip del tribunale di Messina, Daria Orlando e da quello del tribunale per i Minori, Michele Saya, sono stati eseguiti a Palermo e a Genova. Trentadue indagati sono stati condotti in carcere, ai restanti dieci sono stati concessi gli arresti domiciliari, con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio.
I componenti della fitta rete, il cui meccanismo era ormai ben collaudato, appartenevano essenzialmente a due diverse associazioni: una che faceva base nella città dello Stretto con collegamenti a Palermo e nella provincia di Reggio Calabria, l’altra, invece, entrava in azione sul versante tirrenico calabrese, per entrare in contatto non solo con Palermo, ma anche con altri centri del Messinese, ovvero Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Villafranca, Patti e Rometta. L’indagine dei carabinieri parte dal monitoraggio dell’attività di Angelo Cannavò, già individuato da tempo come pusher, nel corso di un’indagine che i militari dell’Arma hanno condotto due anni fa. Era proprio Cannavò, messinese di 30 anni, a essere a capo della rete di spaccio locale: si approvvigionava di marijuana grazie ai collegamenti con la Calabria e di hashish a Palermo. I palermitani, invece, rifornivano sia di hashish che di cocaina Francesco Cotugno, 26 anni di Mistretta, ed Emil Skenderovic, 28 anni, croato residente a Capo d’Orlando: entrambi cedevano la droga ai pusher della zona di Reggio Calabria.
La donna anziana, invece, è stata bloccata proprio durante uno dei suoi viaggi, in flagrante, mentre stava trasportando della droga da Palermo alla città dello Stretto, dove ad attenderla ci sarebbe stato Cannavò. Quattordici i chili, tra hashish e marijuana, di droga sequestrata: la maggior parte di questa era stata confezionata a panetti, con tanto di logo stampato. Si trattava di un coccodrillo: da qui, il nome dell’operazione.
GLI ARRESTATI
Le persone colpite da ordine di custodia cautelare stamani in Sicilia e Calabria coinvolte in un’ inchiesta antidroga dei carabinieri di Messina sono: Giacomo Beltrani, 31 anni, Maria Luisa Billeci, 26, Domenico Bonasera, 33, Cristian Alessandro Burrascano, 34, Giuseppe Burrascano, 42, Angelo Cacocciola, 35 Antonino Cacocciola, 58, Giuseppe Caccocciola, 51, Angelo Cannavò, 30, Marco Cappuccio, 26, Benedetto Cassarà, 24, Letterio Costa, 34, Giuseppe Cotugno, 57, Francesco Cotugno, 25, M.G, 23, Angelo di Fazio, 24, Giuseppe Giannusa, 30, Lorenzo Mario Giuliano, 24, Claudio Lanza, 30, Giuseppe Luparello, 30, Luana Rita Nicosia, 31, Antonino Rampulla, 24, Vincenzo Ribuffa, 24, Antonino Ribuffo, 28, Giovanni Repinto, 26, Sergio Sangiorgio, 27, Andrea Scaffidi, 24, Giovanni Scarfò, 24, Emil Skenderovic, 28, Giuseppe Scruci, 26, Giovanni Traina, 33, Salavatore Traina, 36, Francesco Valenti, 24, Antonino Accardi, 26, Giuseppe Citrano 36, Lirio Di Marco, 30, Rosa Filippone, 74, Luigi Mammana, 24, Salvatore Nava, 27, Antonio Scruci, 25,Salvatore Torcivia, 23, Ignazio Volo, 26, S.G, 22, e M.T.,21. I primi 34 sono stati portati in carcere gli altri sono stati posti ai domiciliari. Tre degli arrestati all’epoca dei fatti oggetto d’inchiesta erano minorenni. Altre due persone sono ricercate.
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25 Maggio 2012, 09:39