Catania

Blitz tra Messina e Catania: i nomi dei Laudani e Santapaola

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05 Ottobre 2022, 19:32

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CATANIA – Dai Santapaola ai Laudani. Ci sono nomi che contano agli atti del blitz eseguito dalla Guardia di Finanza con il coordinamento del procuratore di Messina Maurizio De Lucia. Un’operazione capillare che ha colpito il cuore del traffico di droga tra Catania, Giardini Naxos e Taormina, svelando i nuovi rapporti e i nomi che contano in questa zona caldissima della Sicilia.

I nomi

Su Giardini Naxos, emerge la figura di Rosario Costanzo, ma su Catania, il primo nome che conta è quello di Giuseppe Ragusa, “membro storico – scrivono gli inquirenti – del clan mafioso Centorrino”.
Ragusa avrebbe rapporti stabili tra i trafficanti di droga e si avvarrebbe – secondo la magistratura – di una rete di spacciatori. Linguaggio convenzionale, bonifica del territorio. Non si tratta di un gruppo di improvvisati trafficanti, la guardia di finanza ha lavorato sodo per incastrarli con intercettazioni e appostamenti.
Dalle indagini emerge la figura di Giuseppe Ragusa, “membro di spicco con funzioni di comando”, affiancato – secondo le ipotesi investigative – da Alessandro Maccarone, proprietario di un negozio di telefonini a Giardini Naxos.

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I catanesi

Ragusa e Costanzo si appoggiano su “stabili canali” che collegano Giardini con Catania. Si tratta di nomi importanti, Lucio Giovanni Faro, “contiguo al clan Laudani”, Nello Torrisi, “affiliato ai Laudani”, Giuseppe Borzì detto “u’ cinisi”, Maurizio Cipolla e Carmelo Pelleriti, “risulta gravato – si legge nell’ordinanza – da precedenti penali per associazione mafiosa”.
La finanza ha documentato che il gruppo di Ragusa si sarebbe avvalso anche della collaborazione di Alessandro Marino, “contiguo al clan mafioso dei Cappello” e Christian Santapaola, incensurato

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05 Ottobre 2022, 19:32

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