04 Settembre 2019, 13:39
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PALERMO – “L’approvazione in via definitiva del decreto crescita è un fatto importante perché sblocca la tutela degli ammortizzatori sociali dei lavoratori Blutec fino al 31 dicembre. Adesso chiediamo con forza al nuovo governo,che si insedierà nei prossimi giorni, un cambio di passo, una svolta, sulla vertenza che i lavoratori ex Fiat e dell’indotto e il territorio attendo da troppi anni: il 31 ottobre il commissario giudiziario della Blutec dovrà presentare il piano industriale”. Lo dice il segretario della Fiom siciliana, Roberto Mastrosimone. “Per queste ragioni al nuovo governo chiediamo di sostenere e soprattutto ad impegnarsi a trovare una nuova missione produttiva che possa rioccupare sia i 670 lavoratori Blutec sia i 300 lavoratori dell’indotto – aggiunge il sindacalista – Al nuovo governo diciamo che non c’è più tempo da perdere se si vuole cambiare passo e soprattutto se si vuole dare un segnale importante alla Sicilia. La vertenza di Termini Imerese è un’occasione per il nuovo governo perché finalmente si guarda ai bisogni dei cittadini e al Mezzogiorno. Questa vertenza è un simbolo dei fallimenti dei governi del passato: è cominciata nel 2009 e prosegue nonostante i vari governi che si sono succeduti. Ecco questa vertenza può e deve essere un svolta per il nuovo governo”.
“Il presidente della Repubblica ha emanato ieri il decreto legge che contiene importanti misure sulle crisi aziendali in atto nel nostro Paese. Il testo prevede lo sblocco dei fondi per la cassa integrazione per le aree di crisi complessa e quindi la copertura anche per gli ammortizzatori destinati ai lavoratori Blutec di Termini Imerese”. A darne notizia sono il segretario generale della Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e il responsabile Fim Cisl Blutec Giacomo Raneri. “Rimangono ancora fuori i lavoratori dell’indotto dell’ex Fiat, per i quali va trovata una soluzione per evitare che 300 famiglie, già in parte senza copertura, rimangano senza reddito e senza futuro. La Regione siciliana si è impegnata, con un accordo al Mise, di dare copertura per la rimanente cigs per tutto il 2019. “Queste misure – afferma Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani -, pur dando un aiuto importante e fondamentale, non risolvono però i problemi dei lavoratori di Termini Imerese, che sono stanchi e chiedono di tornare a lavorare”. “Per questo – concludono Nobile e La Piana – chiediamo alla Regione un ulteriore impegno e al nascente governo Conte bis, di mettere in campo atti concreti per l’attesa svolta industriale che vadano oltre gli annunci. Si intervenga in maniera decisa sulla vertenza per non abbandonare i lavoratori, le loro famiglie e il futuro di un intero territorio”.
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04 Settembre 2019, 13:39