18 Luglio 2018, 16:01
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ROMA – Nell’incontro di oggi al Mise su Blutec “è stato comunicato alle organizzazioni sindacali che si è di fatto condiviso l’accordo tecnico-legale di restituzione del finanziamento ricevuto da Invitalia e verrà firmato entro luglio 2018″. Così in una nota, il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, aggiungendo che sempre in quella data verrà formalizzato il progetto industriale 2018-2020 per il nuovo contratto di sviluppo per un valore stimato oltre le 170 milioni di euro. “Abbiamo chiesto al governo garanzia per il prossimo anno per evitare ripercussioni negative. Ci ha dato assicurazioni per la copertura, ma ora è indispensabile che sul nuovo piano industriale sia accelerata la discussione e soprattutto si concretizzi l’ipotesi di ibridizzazione sui veicoli commerciali”, ha aggiunto il sindacalista ricordando che ad oggi i richiamati al lavoro sono circa 135 e diventeranno 250 a fine 2018 con la partenza a dicembre della produzione del Doblo elettrico, “è chiarissimo che il concretizzarsi del nuovo progetto industriale e la sua realizzazione sono le condizioni per la piena occupazione degli attuali 649 dipendenti”. Per questo motivo “abbiamo chiesto al governo di rendersi protagonista per la realizzazione di questo obiettivo”, conclude la nota.
La nota della Uilm. “Blutec oggi al ministero dello Sviluppo economico ha illustrato l’aggiornamento del piano di reindustrializzazione di Termini Imerese incentrato su attività di sviluppo, allestimento e produzione di veicoli elettrici. E sembra sempre più vicina l’intesa tra Bluetc e Invitalia sulla chiusura del vecchio contratto, previsto addirittura entro luglio, e la stipula di quello nuovo. Previsto anche il rinnovo dell’accordo di programma a supporto del progetto. A preoccupare sono, invece, i ritardi e le incertezze accumulate che rendono necessaria una proroga degli ammortizzatori sociali”. Lo afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, che aggiunge: “Il Governo ci ha assicurato che riesaminerà la materia degli ammortizzatori sociali. Secondo i vincoli del Jobs Act cesserebbero entro il 31 dicembre di quest’anno con il conseguente rischio di licenziamento dei lavoratori ancora non riassorbiti. In Blutec 135 persone sono impegnate al lavoro. Il rientro degli altri 694 dipendenti è previsto solo alla fine del 2019. Con una corretta applicazione della normativa già esistente sui lavori usuranti – conclude Ficco – molti colleghi di Termini potrebbero raggiungere la pensione. Speriamo di ricevere presto una risposta che risolva le contraddizioni della normativa e riconosca ai lavoratori la possibilità di esercitare in concreto i propri diritti”. Prossimo incontro a settembre.
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18 Luglio 2018, 16:01