25 Ottobre 2020, 09:00
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NOTO – Ha esordito con ‘E voi durmiti ancora’, serenata siciliana scritta da Giovanni Formisano nel 1910, ma Andrea Bocelli a Noto, ieri sera, sul sagrato della cattedrale simbolo Unesco della ricostruzione e della rinascita, ha intonato alcune delle arie più struggenti della lirica mondiale. C’è chi dall’opposizione ha criticato la presenza dei vertici regionali affermando che non sia stato il momento più opportuno per un concerto con pubblico, ma per i siciliani, di fatto, è stata la l’ultima notte da persone “libere”, prima dell’ennesima chiusura anti Covid decisa dall’ordinanza del presidente Musumeci e ufficialmente in vigore da oggi.
Uno spettacolo emozionante, scandito da controlli rigidissimi, mascherine, termoscanner agli ingressi e massiccia presenza delle forze dell’ordine hanno permesso la serata, ma niente, la notte scorsa, è sembrato uguale a quanto siamo stati abituati da sempre. Il mondo libero, il nostro, anche quello dello spettacolo, si è -momentaneamente – fermato su quel sagrato. Al concerto di Andrea Bocelli, voluto dall’Unesco e dalla Regione Siciliana, hanno fatto da scenario le imponenti installazioni dello scultore polacco Igor Mitoraj, con l’orchestra e il coro del Teatro Massimo Bellini di Catania, i magnifici costumi del Teatro Massimo di Palermo e la regia di Alberto Bartalini. Il tenore, visibilmente emozionato, è stato testimonial dei sette siti Unesco siciliani, celebrando, dalla città barocca, anche la valle dei Templi di Agrigento, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, la Villa romana del Casale di Piazza Armerina, le isole Eolie, l’Etna, Palermo arabo-normanna con le cattedrali di Cefalù e Monreale.
L’iniziativa, oltre che dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato al Turismo, è stata sostenuta dal Comune di Noto, dall’Assemblea Regionale Siciliana, dal ministero dei Beni Culturali, dalla Diocesi di Noto, dalla Camera di Commercio del Sud-Est e da Unicredit. Produttori del progetto le società Mediatica e Officina Creativa. Tra il pubblico, oltre che Musumeci, gli assessori Manlio Messina e Antonio Scavone, il sindaco Corrado Bonfanti, tutte le autorità civili militari e religiose e i sindaci del Val di Noto. “ Stasera – ha dichiarato il presidente Musumeci- siamo qui con uno stato d’animo incerto – tra la gioia e il tormento, ma attraverso questa serata vogliamo lanciare un messaggio di speranza, quello che la Sicilia non si rassegna a vivere una situazione di sofferenza e che ce la faremo”.
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25 Ottobre 2020, 09:00