29 Novembre 2023, 09:51
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ROMA – Fine del mercato tutelato per luce e gas. Le tariffe fissate dallo Stato decadono col nuovo anno e il governo ha deciso di non concedere proroghe. Sono circa 15 milioni le utenze (9 milioni per le forniture di luce e 6 per quelle del gas) che dovranno compiere una scelta.
Nel mercato tutelato le tariffe sono fissate dall’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e sono uguali per tutti i clienti. Nel mercato libero, invece, chi fornisce energia decide i prezzi, a volte offrendo sconti e vantaggi per attirare il maggior numero di clienti. Oppure tariffe bloccate per diversi mesi. Nel mercato tutelato, il consumatore tuttavia è meno esposto ai rischi di rincari legati alla volubilità dei prezzi delle materie energetiche.
Circa 9,5 milioni di famiglie e partite Iva dovranno sottoscrivere un nuovo contratto: entro il 10 gennaio per il gas e il primo aprile per l’elettricità. I clienti interessati dal passaggio hanno già ricevuto dai rispettivi venditori una lettera in cui sono illustrate le possibili offerte e alcuni chiarimenti sulle scadenze.
Una lettera diversa a seconda del tipo di cliente: vulnerabile o non vulnerabile. Alla prima categoria appartengono tutte quei cittadini che, alternativamente, si trovano in condizioni economiche svantaggiate (come i percettori di bonus), sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104/92, hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi o hanno un’età superiore ai 75 anni.
Se si rientra nella categoria dei clienti vulnerabili si verrà trasferiti in maniera automatica nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità – che è caratterizzato da condizioni contrattuali ed economiche definite dall’Autorità – fermo restando la possibilità di scegliere un contratto nel mercato libero con il proprio venditore o con un altro operatore. Le condizioni dell’Autorità consistono in un prezzo variabile su base mensile, determinato dalla media dei valori consuntivi al prezzo sul mercato all’ingrosso italiano. A esso si sommano le tariffe definite dall’Autorità per il trasporto del gas, la commercializzazione e gli oneri generali di sistema, oltre alle imposte previste dalla legge.
I clienti non vulnerabili dovranno decidere se conservare l’attuale operatore – ma con diverso contratto – oppure rivolgersi ad altri venditori. E gli indecisi? Secondo quanto stabilito da Arera, ci sarà un regime transitorio chiamato Stg, Sistema a tutele graduali, con aste territoriali in cui i fornitori si aggiudicheranno “pacchetti” di clienti. Il passaggio ai nuovi fornitori sarà automatico. Questo regime non potrà durare più di tre anni. I prezzi delle bollette potranno però non essere uguali a quelli attuali anche se, al termine dell’asta, il cliente rimarrà con la stessa società fornitrice di energia.
Secondo un approfondimento di SkyTg24, il 95% degli italiani passati nel 2023 al mercato libero al momento pagano di più, contro il solo 5% che, invece, spende meno. Fino a poco tempo fa, i dati dicevano tutt’altro: tra 2021 e 2022 il mercato libero è stato spesso molto più conveniente di quello tutelato, con un risparmio anche del 30% negli ultimi dodici mesi.
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29 Novembre 2023, 09:51