07 Marzo 2022, 18:58
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Catania – “Acciaierie di Sicilia ha comunicato l’immediata sospensione di tre turni settimanali su 16 come primo effetto del caro-energia. Sono a rischio 400 occupati tra dipendenti dello stabilimento alla zona industriale di Catania e indotto. Stato e Regione intervengano subito per questa e altre aziende a elevato consumo elettrico, che gia’ oggi rischiano di finire fuori mercato. Non c’e’ un minuto da perdere”. Lo afferma il segretario generale della Uilm etnea Giuseppe Caramanna, dopo una comunicazione dei vertici aziendali che si sono detti “costretti a cancellare le produzioni”. Il sindacato lancia l’allarme sulla “crisi di una realta’ irrinunciabile per il nostro territorio, sempre piu’ a rischio di desertificazione produttiva”.
“Acciaierie di Sicilia – aggiunge Caramanna – e’ impresa-simbolo di un comparto gia’ penalizzato da un costo energetico che, come piu’ volte abbiamo denunciato, a Catania e’ piu’ alto rispetto ad altre parti d’Italia. Adesso, qui piu’ che altrove, piove sul bagnato a causa di un rincaro esponenziale delle bollette a cui le istituzioni politiche devono trovare urgentemente rimedio”. Il segretario della Uilm chiede “un immediato confronto con azienda e rappresentanti di Governo, a cui vogliamo non solo manifestare le ansie dei lavoratori e delle loro famiglie ma anche – sottolinea – proporre alcune soluzioni di buon senso che, riteniamo, potrebbero risultare utili per fronteggiare almeno l’emergenza”.
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07 Marzo 2022, 18:58