07 Febbraio 2013, 20:09
3 min di lettura
PALERMO – “Noi ancora non conosciamo il piano di Orlando per la Gesip”. La dichiarazione dell’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, rischia di aprire un altro fronte nella delicata vertenza della società partecipata che ieri è stata oggetto di un incontro al ministero del Lavoro. Un incontro a cui, però, la Regione siciliana non ha partecipato provocando il “rammarico” del ministro Elsa Fornero. E l’assenza, sebbene non politica, come si è affrettato a dire il governatore Rosario Crocetta, è stata comunque significativa.
Il piano del sindaco Orlando, che ieri ha ricevuto il benestare di Inps e dicastero, prevede anche un importante coinvolgimento di Palazzo d’Orleans che dovrebbe non solo approvare la cassa integrazione in deroga per i primi quattro mesi del 2013, ma anche farsi carico insieme all’Inps del tfr e dei contributi previdenziali per i restanti otto mesi. E alcune indiscrezioni di stampa parlano di un impegno di spesa che si aggirerebbe intorno ai nove milioni di euro. Sarà anche per questo che ieri, Crocetta, ha ammesso la necessità di un contributo straordinario dello Stato per la Gesip visto che, di soldi, al momento non ce ne sono.
“Noi condividiamo la necessità di risolvere il problema Gesip – dice l’assessore Bonafede a Livesicilia – ce ne siamo fatti abbondamente carico sia da un punto di vista emozionale che economico, facendo gravare sulla Regione i fondi per i quattro mesi di Cig del 2012. Abbiamo sempre prestato molta attenzione alla vicenda Gesip, anche se non è direttamente collegata ai nostri precari, proprio perché riguarda la sopravvivenza delle famiglie e l’ordine pubblico. Ma non abbiamo ricevuto, al momento, alcuna copia del piano discusso ieri a Roma, non lo conosciamo nemmeno”.
L’assessore assicura che l’assenza di ieri non sia stata voluta – “Per un disguido l’abbiamo saputo solo il giorno prima ed eravamo impegnati a Catania in giunta fino a sera, era impensabile poter essere presenti l’indomani alle otto e mezza” – ma annuncia un incontro con la Fornero già per la prossima settimana: “Ho parlato a lungo con il ministro e ci siamo date appuntamento per venerdì prossimo a Roma. Da questo incontro tornerò con una serie di ipotesi per Gesip ma anche per il riordino del precariato, anche quello in itinere, e con le proposizioni in termini di conversione delle politiche passive che devono divenire attive. Non pensiamo solo alla disoccupazione, ma anche alla creazione di nuovi posti di lavoro”.
Il problema, però, rimangono i fondi che la Regione dovrebe impegnare per l’azienda del comune di Palermo. “La Regione per appostare le risorse deve conoscere il piano – spiega l’assessore – e ha ragione il governatore quando pone un problema di carattere economico. Con un bilancio come quello attuale, una decisione del genere merita un momento di riflessione che passa anche dalla giunta”.
Dalla giunta, certo, ma anche dal confronto con le parti sociali e datoriali che dovrebbero accettare la concessione di altri quattro mesi di cassa integrazione per la Gesip. La Regione ha convocato in questi giorni un nuovo tavolo per la definizione dell’accordo quadro, ma il dubbio resta sulla comprensione o meno delle società partecipate e sul mantenimento dell’articolo 18 che prevedeva eventuali eccezioni. Una partita tutta da giocare, specie con le parti datoriali che sono rimaste scottate dalla notizia che i fondi per la Gesip del 2012 siano stati tolti proprio alle imprese. “Prima vogliamo conoscere i dati – dice Paolo Chiappara di Confindustria – cioè sapere quanto risorse ci sono a disposizione per gli ammortizzatori sociali del 2013 e cosa risulta dal monitoraggio del 2012. Se ci saranno soldi in più potremo darli anche a Gesip, ma solo dopo che li avremo dati alle imprese private”.
Pubblicato il
07 Febbraio 2013, 20:09