Politica

Bonafede (Udc): “L’unità del centrodestra non è in discussione”

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29 Aprile 2022, 15:27

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PALERMO – L’unità del centrodestra non è una chimera. Ne è convinta Ester Bonafede ex assessore regionale, sovrintendente della Fondazione Taormina Arte Sicilia ed esponente di punta dell’Udc siciliano. Bonafede tessendo le lodi del candidato Roberto Lagalla chiama a raccolta gli alleati nella speranza di avviare un percorso unitario che da Palazzo delle Aquile arrivi fino a Palazzo d’Orleans. L’esempio da seguire è quello di Carolina Varchi: “Non ha fatto un passo indietro ma un passo avanti pensando al bene del centrodestra”.  

Bonafede, parliamo della candidatura di Roberto Lagalla e del ruolo dell’Udc nell’operazione che incassa adesso l’adesione di FdI e Diventerà Bellissima.

Molti mesi fa nel corso di un’intervista ho definito quella di Lagalla come una candidatura straordinaria, a prescindere dal fatto che qualche mese prima aveva deciso di aderire non solo all’Udc, ma anche al nostro gruppo parlamentare. Lo sottolineo perché il valore delle persone prescinde dalla collocazione politica e questo dovrebbe ispirare chi ancora oggi non riesce a comprende che Roberto Lagalla sarà non solo l’espressione del centrodestra ma il migliore candidato in grado di cambiare il volto di Palermo. L’Udc ha sempre sostenuto questa candidatura e vorrei mettere in evidenza una necessità.

Quale?

L’onore politico: la difesa dei caratteri identitari ma anche delle scelte politiche. 

L’unità del centrodestra è messa in crisi dai due fronti schierati alle amministrative?

Credo che l’unità del centrodestra non sia stata messa in crisi se non nella misura in cui spesso la necessità di esprimersi di alcuni rappresentati delle forze politiche ha prevalso sul buon senso. 

E’ cambiato qualcosa nei rapporti con Salvini e “Prima l’Italia” (operazione salutata con entusiasmo da Lorenzo Cesa appena qualche settimana fa)? 

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Il nostro segretario Lorenzo Cesa che ha dimostrato un equilibrio fondamentale ed è il leader che più di tutti sostiene che l’unità del centrodestra ci consentirà di attraversare le amministrative e potere replicare una vittoria alle regionali. E perché no? Essere l’anticamera delle politiche e avere lo stesso risultato. 

State lanciando un appello a convergere su Lagalla?

Sì, ovviamente. Non abbiamo mai avuto tentennamenti. E’ un fatto esplicito dell’appartenenza di Lagalla al nostro partito, sarebbe sembrato un fatto insano il contrario.

Lei ha parlato anche di un percorso che porta alle regionali. Ad oggi, secondo lei, la strada verso il bis di Musumeci è in salita o in discesa?

Vorrei sottolineare quello che ha fatto Carolina Varchi. Siamo in un momento in cui non dovremmo dimenticarci cosa sta accadendo nel mondo. E quindi evitare le guerre che non servono, mentre le guerre vere in questo momento esistono. Il centrodestra ha dimostrato che quando è unito, non soltanto per ottenere un obiettivo a breve termine come una vittoria elettorale, ma da un progetto comune e da uno stesso sentire è una forza dirompente. Carolina Varchi non ha fatto un passo indietro e nemmeno si è messa da parte. Ha fatto un passo avanti. Ha dimostrato la sua saggezza e le sue qualità morali e personali: mi sembra che questo suo gesto possa servire da esempio. 

In che modo?

La politica è fatta di tempi. Ci dovremmo concentrare sulle amministrative che sono la prima tappa e non perché voglio aggirare la domanda. Spesso attraverso risposte date in alcuni momenti specifici si costruiscono alternative. Non credo ci sia un’alternativa all’unità del centrodestra. E l’esempio è Carolina Varchi che è riuscita a dire che non stiamo rinunciando a una candidatura ma stiamo scegliendo di convergere su Lagalla, il candidato che più facilmente ci porterà alla vittoria. E questo da solo basta per rispondere alla sua domanda. 

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29 Aprile 2022, 15:27

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