28 Agosto 2023, 07:10
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PALERMO – Un anno fa qualcuno nel centrodestra non voleva nemmeno invitarli alle riunioni di coalizione in vista delle Comunali e oggi, a Palermo, contano un assessore, quattro consiglieri comunali che a breve diventeranno cinque o sei, oltre a due assessori regionali. La nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro è in rapida ascesa e, in vista delle Europee e delle probabili Provinciali, in piena espansione.
Un “attivismo” che ha creato non pochi problemi agli alleati (Fratelli d’Italia in primis) che hanno provato a ribattere colpo su colpo: i meloniani sono in “campagna acquisti” e hanno messo nel mirino anche la poltrona di capo di gabinetto alla Città metropolitana. Tensioni fisiologiche in una coalizione che si prepara ai prossimi appuntamenti elettorali in cui conteranno i voti alla singola lista.
“E’ vero, siamo un partito in crescita e attrattivo ma non stiamo facendo alcuna campagna acquisti”, dice Domenico Bonanno, capogruppo della Dc in consiglio comunale. “Per noi le coalizioni rappresentano un valore aggiunto e siamo sempre stati leali”, continua il consigliere eletto nel 2022 per la prima volta che non nega che molti siano interessati a salire sul carro che al momento viene dato per vincente. “Tanti esponenti politici, consiglieri di circoscrizione e comunali hanno bussato alla nostra porta manifestando la volontà di condividere con noi il percorso di radicamento della Dc e di costruzione di un’area moderata di centro che si riconosca nel Ppe. Non escludo che in un futuro molto prossimo il nostro gruppo consiliare possa ulteriormente crescere”.
Non è un mistero, per esempio, che dopo il passaggio dell’ex leghista Salvo Di Maggio possa arrivare a breve anche Giovanna Rappa, consigliera comunale eletta nella lista del sindaco, ma gli occhi sono puntati anche su altri inquilini di Palazzo delle Aquile in cerca di collocazione perché a disagio nel proprio partito. Un allargamento che, secondo molti, potrebbe influire anche sul futuro rimpasto di giunta: Forza Italia lo chiede con forza, Fdi resiste. “Per noi non è un tema all’ordine del giorno – spiega Bonanno – Il nostro assessore Giuliano Forzinetti sta lavorando benissimo e nelle prossime settimane il consiglio comunale sarà chiamato a trattare atti importanti come il consuntivo, per il momento pensiamo solo a questo e saremo leali come sempre. Se poi il sindaco Roberto Lagalla o qualche alleato volesse avviare una riflessione non ci sottrarremo, ma una cosa per noi è chiara sin d’ora: un eventuale rimpasto dovrà necessariamente tenere conto dell’attuale geografia politica d’Aula e del peso di ogni gruppo, non potrà basarsi su un quadro ormai passato. Anche quando il gruppo era composto da tre consiglieri, con senso di responsabilità siamo stati spesso decisivi per la tenuta della maggioranza e per l’approvazione di delibere importanti, un merito che rivendichiamo”.
Il consuntivo sarà un punto di svolta per l’amministrazione, visto che si libereranno oltre 30 milioni di euro da poter investire. “Un anno fa abbiamo trovato solo macerie – dice il capogruppo dei nuovi democristiani – E’ stato un percorso in salita ma ci siamo riusciti. Potevamo fare di più? Certo, si può sempre fare di più e meglio, il giudizio sulla giunta e sulla maggioranza è comunque più che positivo e rivendichiamo l’operato di Forzinetti che sta dando grande impulso a un settore nevralgico come quello delle attività produttive”.
La sfida, per il partito, adesso è quella elettorale: per le Europee Cuffaro guarda con interesse a una grande area di centro che comprenda Forza Italia, Mpa, Noi moderati ma molti non escludono una ripresa del dialogo anche con i renziani “orfani” di Cateno De Luca. Appuntamento a cui la Dc vuole arrivare con organismi rinnovati: il 16 settembre il partito celebrerà il congresso che eleggerà presidente, segretario e segretario organizzativo, poi toccherà alle province e al movimento giovanile con uno schema simile. “Gli elettori ci riconoscono una visione chiara della società e una base valoriale molto forte – continua Bonanno – Il nostro leader ha fatto un grandissimo lavoro di radicamento sul territorio e la nostra classe dirigente sta dimostrando competenza e capacità. Dal congresso uscirà un partito più unito, più forte ma anche più giovane e più ‘donna’. Sono orgoglioso del mio attuale incarico di capogruppo, a 33 anni è un onore ed una grande responsabilità. Sono un uomo di partito e rimango a disposizione al pari di ogni altro dirigente o iscritto, allo stesso tempo sono a disposizione della mia città e dei cittadini. Adesso penso solo a Palermo, per la quale continueremo a spenderci con impegno e sacrificio”.
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28 Agosto 2023, 07:10