Boom di eroina a Catania |I trafficanti si riorganizzano

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25 Gennaio 2016, 07:00

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CATANIA – L’eroina è tornata alle falde dell’Etna. La conferma arriva dagli investigatori che in un solo mese sono riusciti a bloccare ingenti carichi di droga. Stiamo parlando dei militari del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza che poco prima di Natale e qualche giorno fa hanno messo a segno due brillanti operazioni che hanno portato all’arresto di tre corrieri e al sequestro di quasi quattro chili di eroina. Il valore stimato dai militari si aggira sui 350 mila euro.

La Finanza sta monitorando le cosidette rotte della droga: l’eroina non è riuscita ad arrivare a destinazione. I corrieri sono stati fermati al casello di San Gregorio. Il primo (arrestato a fine dicembre) viaggiava a bordo di un autobus e aveva nascosto nel borsone 2 chili e 600 grammi di eroina del tipo ‘brown sugar’. L’altro carico, invece, sequestrato appena pochi giorni fa era nascosto in una intercapedine (realizzata per l’occasione) dell’auto in cui viaggiavano un palermitano e un catanese.

Bocche cucite sulle indagini che si sono sviluppate da questi arresti e sequestri. Una cosa è sicura, pero. A Catania sono tornate le piazze di spaccio di eroina. Le fiamme gialle etnee, guidate dal Comandante Roberto Manna, stanno operando per disarticolare ogni anello del traffico della sostanza stupefacente. Ogni domanda viene troncata in partenza. Ma le operazioni eseguite in così pochi giorni sono il frutto di un delicato lavoro di intelligence. Si dovranno ricostruire i canali di approviggionamento da una parte e i gruppi criminali (non per forza legati ai clan) a cui era destinata. Sicuramente un input investigativo che i militari non avranno trascurato è la città di partenza del bus dove viaggiava il corriere arrestato a dicembre: Torino. Sul territorio catanese, invece, si cerca di individuare chi è interessato allo spaccio di eroina. E potrebbero essere più destinatari. Non dimentichiamo che qualche anno fa Librino era diventata la piazza di spaccio di eroina più importante della Sicilia orientale. La magistratura aveva decapitato il gruppo criminale che la gestiva. Bisogna capire se c’è stata una riorganizzazione. Ma, visto il massimo riserbo degli investigatori, ci muoviamo nel campo delle ipotesi.

Ma oltre al dato investigativo, bisogna porre in rilievo il risvolto sociale del fenomeno. Dal Sert di Catania è emersa una tendenza preccupante: sono gli studenti (universitari) i nuovi pazienti che si rivolgono ai servizi per risolvere la dipendenza da questo tipo di droga. L’eroina è una delle droghe più pericolose soprattutto per i suoi effetti. La psicologa Grazia Razza spiega che “dietro l’assunzione di queste sostanze in genere c’è una condizione di sofferenza e di infelicità che hai la necessità di anestetizzare. Non è detto che ci siano traumi, molte volte è sufficiente vivere una particolare condizione di infelicità”. L’eroina, infatti, “è una sostanza – aggiunge la psicolga – che anestetizza dal punto di vista fisico ed emotivo”. L’uso prolungato di sostanze stupefacenti come l’eroina può portare “all’annientamento della personalità”.

Per Razza è necessario tornare a parlare degli effetti devastanti di questa sostanza con maggiore frequenza: “Non c’è una buona informazione. Il livello di allarme è calato, ma questo non deve significare smettere di parlarne. Il livello di attenzione deve essere acceso. Nuovamente”. E visto quello che emerge dalle indagini il tempo è veramente scaduto.

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25 Gennaio 2016, 07:00

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