09 Giugno 2014, 10:20
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CATANIA. Ospiti d’eccellenza e grandissima partecipazione di pubblico. Numeri record anche per la quarta edizione dell’Etna Comics, il festival catanese interamente dedicato al mondo dei fumetti, giunto al termine oggi a conclusione di un’esilarante tre giorni all’insegna dei cartoons, e non soltanto, made in Japan. Gli organizzatori avevano promesso una gustosa e accattivante lista degli ospiti. Promessa che è stata mantenuta. A Milo Manara, Greg Capullo e Leo Ortolani per l’edizione 2014 si aggiunge infatti un altro grande nome di fama mondiale.
Una garanzia di prestigio e autorevolezza, illustratrice e character designer stiamo parlando di Akemi Takada, la “mamma” di Creamy Mami. La disegnatrice questa mattina ha incontrato i suoi ammiratori giunti da ogni angolo dello stivale, come Patrizia, trentenne di Roma che non si è lasciata sfuggire l’occasione di incontrare il suo idolo. “Amo i fumetti, scrivo recensioni sul mio blog Toonshill – racconta – ho avuto la fortuna di trasformare la mia passione in lavoro, sono infatti una disegnatrice televisiva, avevo già incontrato a Lucca la Takada ma quando ho saputo che sarebbe venuta a Catania ho fatto il primo biglietto aereo per essere oggi qui anche se tra meno di due ore dovrò già essere in aeroporto”. Chi è Akemi Takada. Tra le più note disegnatrici giapponesi, dopo la laurea allaTama Art University, inizia la carriera alla Tatsunoko, storica casa di produzione di animazione nipponica dove lavorerà su Gatchaman, La battaglia dei pianeti. Sono i primi anni Ottanta quando decide di lasciare la Tatsunoko per dedicarsi alla serie conosciuta in Italia come “Lamù la ragazza dello spazio”, nel 1983 nasce il personaggio Creamy.
Affollatissima lo stand al piano terra. Nell’aria firme la Takado ha autografato ai numerosi fans il disegno creato appositamente per l’Etna Comics e che Patrizia ci mostra con fierezza. “Sullo sfondo l’Etna, al centro della scena la Takado ha proposto una sorridente e vivacissima Creamy, ma io ho avuto l’onore di farmi firmare anche un articolo scritto su di lei nella pagine di una rivista originale giapponese datata 1983 e che acquistato in un mercatino – conclude – la disegnatrice non appena lo ha visto è rimasta entusiasta tanto da fotografarlo con il suo cellulare”.
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09 Giugno 2014, 10:20