18 Gennaio 2022, 11:31
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PALERMO – I pusher stazionavano con fare sospetto nelle vie Pietro Nenni, San Paolo della Croce e XXV Aprile e in Largo Sicilia. Un dedalo di stradine strette. Forse credono di essere al riparo dagli occhi indiscreti per il fatto di trovarsi nei pressi del convento delle suore “Colonia madre Zangara”.
Non è andata così: i carabinieri di Borgetto avevano notati i loro movimenti e hanno piazzato tre telecamere che hanno registrato una sfilza di di cessioni di droga.
Si trattava soprattutto di hashish e marijuana, Ma ci sono anche due cessioni di contestate a Salvatore Di Simone, 33 anni. Sarebbe lui l’uomo chiave dell’inchiesta ed è finito agli arresti domiciliari.
Il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Sstampacchia ha imposto l’obbligo di dimora a Pietro Abate, 24 anni, Ivan Lo Biondo, 24 anni, Salvatore Lenza, 21 anni, Giovanni Zerillo, 22 anni, Antonino Scrozzo, 33 anni.
Obbligo di presentazione quotidiana in caserma per Antonino Vicari, 26 anni, Salvatore Letto, 38 anni, Catalin Ionut Joia, 21 anni, Alessio Cirrincione, 22 anni, Kevin La Gattuta, 24 anni, Gianfranco Leanza, 30 anni.
Le indagini si sono concentrate nel luglio 2020. I clienti arrivavano a piedi o in macchina, in pieno giorno o di sera, per ritirare la droga dai pusher. Non pagavano sempre subito. Di Simone si accorse di una delle telecamere. Non si scompose, si limitò a cambiare zona. Tutto inutile, anche lì è stato montorato.
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18 Gennaio 2022, 11:31