Incontro con Boris Behncke: l'Etna che cambia (e cambierà ancora)

Incontro con Boris Behncke: l’Etna che cambia (e cambierà ancora)

A che punto è la colata attuale? E come leggere alcuni fenomeni inediti? Lo abbiamo chiesto ad uno dei più grandi conoscitori del nostro vulcano.
LA DOMENICA DI LIVESICILIA
di
3 min di lettura

CATANIA. Boris Behncke è il vulcanologo per eccellenza. E a dispetto di un cognome nordico per noi impronunciabile e complicato a fare da contraltare è il suo animo genuino e disponibile. Doti rare. Come la preparazione che ha maturato nel corso degli anni nello studiare quel vulcano che lo ha ammaliato ma anche reso uno dei più grandi esperti in materia. 

E già da qualche mese assistiamo ad una fase eruttiva inedita rispetto alle più recenti e violente. Timide colate di lava che sgorgano dal versante orientale con colori di fuoco e candidi di neve: un mescolarsi che in queste settimane sta concedendo uno spettacolo della natura unico nel suo genere.

Della pazienza di Boris Behncke abbiamo rispettosamente abusato per comprendere a che fase eruttiva siamo e cosa dobbiamo attenderci nello stravolgimento costante dell’Etna.

L’eruzione attuale

“E’ una situazione stabile. Con piccole fluttuazioni: c’è questo flusso lavico che un pò diminuisce e un pò riprende. Rimane lo scenario di un’attività effusiva molto regolare e quindi, è importante sottolinearlo, non esplosiva”.

Cosa viene espulso dal vulcano

“Un mio collega è salito fino in cima al vulcano per recuperare un campione di materiale espulso per comprendere non solo come procede l’eruzione ma anche che tipo di “roba” è. Ricorderete che con le grosse fontane di lava avevamo avuto un nuovo tipo di magma. In questo caso si tratta solo di roba residua”.

L’emissione di gas

“Le colonne di gas che vediamo innalzarsi, sono una sorta di valvola di sicurezza sui crateri sommatali. E’ un gas che è stato molto più visibile grazie all’assenza di umidità e dall’assenza di vento, che negli altri giorni ha schiacciato verso il basso queste colonne di gas”.

Come sta cambiando l’Etna

“L’Etna sta subendo due tipi di trasformazione. Una è di carattere morfologico: il cratere di sud-est ha cambiato molto la fisionomia del vulcano. E’ nato 52 anni fa ed è diventato un gigante, tant’è che è diventata la cima. Quasi sproporzionato e a se stante. E’ come se dicesse: “L’Etna sono io”.
Tant’è che chi ci è cresciuto e non torna da tanto tempo non riconosce quasi più “la Montagna”.
L’altra è la dinamica del vulcano. In passato si è sempre parlato dell’Etna come di un “vulcano buono”, mite, non esplosivo: invece, in questi ultimi decenni è diventata sempre più marcata l’attività esplosiva.
Con colonne eruttive di lava alte dodici, quindi chilometri. Con cadute di lapilli e cenere nei Comuni: questa attività è aumentata notevolmente.
E ci sono pochi vulcani sulla Terra che, nell’ultimo periodo, hanno fatto registrare un’attività esplosiva così frequente”. 

Cosa dobbiamo attenderci per i prossimi decenni

“E’ difficile dire come cambierà ancora. Di certo, sappiamo che l’Etna nel corso della sua storia ha registrato cambiamenti d’umore. Un pò come ognuno di noi. I vulcani attraversano queste fasi: il sistema di alimentazione che porta in superficie il magma, a volte funziona meglio ed altri in cui non è così. Sarà dovuto anche ai movimenti tettonici che si sviluppano nel corso dei decenni e dei secoli.
Sappiamo che in passato l’Etna ha avuto convulsioni molto più violente: quindici mila anni fa il suo predecessore l’Ellittico ha avuto attività da far impallidire il Vesuvio di Pompei. Ma parliamo di altre ere e di altri magma: oggi sarebbe una condizione impossibile da verificarsi.
Adesso, l’Etna è un vulcano aperto perchè scarica quello che incamera.
Ma, ribadisco, il nostro vulcano è sempre più un vulcano esplosivo: l’Etna in questo momento sta ricaricando la propria energia e, adesso, sta buttando fuori il residuo che era rimasto”.

Un vulcano unico

“Mi piace il vulcano, l’ambiente attorno e il materiale umano. E con mia moglie mi piace scoprire sempre nuovi posti: ma anche dove sono già stato scopro sempre novità.
E’ la versatilità dell’Etna. Che non si trova da nessun’altra parte del mondo”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI