31 Gennaio 2012, 16:58
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Continuità nelle scelte e nei risultati. Lino Mutti, alla vigilia della proibitiva trasferta contro l’Inter, ha le idee chiare. Le due vittorie consecutive, conquistate rispettivamente contro Genoa e Novara, hanno restituito serenità e fiducia all’allenatore nato a Trescore Balneario (Bergamo), ma anche al ‘suo’ Palermo, che si presenta al turno infrasettimanale senza l’assillo del risultato da conquistare a tutti i costi. Dopo essersi avvicinato pericolosamente alla zona della classifica in cui è vietato sbagliare, il Palermo è risorto, risucchiando alcune squadre di pari caratura e toccando quota 27, un paio di lunghezze sotto il tanto osannato Napoli. Può dunque affrontare l’Inter senza dover fare i conti con una classifica deficitaria, ma con la consapevolezza che, in caso di sconfitta, nemmeno l’esplosivo Zamparini potrebbe agitarsi più di tanto.
Per questo, Mutti ha intenzione di presentarsi a San Siro con due punte, l’uomo-assist Miccoli e l’implacabile finalizzatore Budan, autore di tre gol nelle ultime due partite, ma anche con il recuperato Pisano nel ruolo di terzino destro. Non sarà una partita facile, ovvio, anche per via del fatto che i nerazzurri sono stati colpiti nell’orgoglio dal tracollo di Lecce e dunque saranno animati da una naturale voglia di riscatto. “Sappiamo a cosa andiamo incontro – ha detto Mutti, in conferenza stampa – siamo consapevoli di quello che ci aspetta. Cercheremo di fare la nostra partita e di mettere in difficoltà l’Inter. Di certo, non sarà un match facile dal punto di vista climatico, ma bisogna adattarsi a questa gestione del campionato”. Alle prevedibili difficoltà oggettive di una partita che molti danno persa in partenza, il Palermo dovrà sommare le perplessità derivanti da un cammino in trasferta assolutamente poco edificante, con soli due gol all’attivo e quel deprimente 0 nella casella delle vittorie.
Praticamente, un disastro. “Dobbiamo capire i motivi di questo nostro cammino in trasferta – aggiunge Mutti -. La squadra, comunque, migliora e anche domenica, contro il Novara, malgrado una prestazione non troppo brillante, siamo stati concreti ed essenziali, ottenendo il massimo”. In effetti, contro il Novara contava solo vincere, un po’ come contro l’Inter: domani sera conta far punti e non importa come. Il divario tecnico fra le due squadre è abissale e il Palermo non potrà permettersi di andare troppo per il sottile. Contro l’Inter le ha prese anche quando non meritava di perdere, figurarsi schierando una squadra che, di certo, non esprime la stessa cifra tecnica complessiva delle ultime due stagioni (quando allineava gente come Pastore, Cavani, Nocerino, tanto per fare dei nomi). Già un pareggio sarebbe un risultato insperato e varrebbe oro colato. Ma questo, come tanti altri, sembra solo un miraggio.
(Fonte ANSA)
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31 Gennaio 2012, 16:58