Botteghe sfitte in aumento |L’allarme di Confcommercio

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28 Novembre 2012, 16:56

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CATANIA – Le botteghe sfitte nella zona commerciale della città sono un segnale dello stato di sofferenza del settore. A lanciare l’allarme, la FIMAA, l’associazione degli agenti immobiliari che stamattina, nella sede di Confcommercio, ha presentato un dettagliato report realizzato in collaborazione con l’associazione dei commercianti e l’Università di Catania.

I dati della ricerca sono stati spiegati dal presidente provinciale della FIMAA, Nino Nicolosi, insieme al vice direttore di Confcommercio Giuseppe Cusumano. Sono 233 le botteghe censite senza conduttori in zone ad alta vocazione commerciale, un numero che allarma l’associazione che, per invertire la tendenza, chiede di abbassare i canoni.

“Abbiamo sensibilizzato i proprietari – afferma Nino Nicolosi – forti del fatto che gli agenti immobiliari trattano il 53% delle locazioni e delle vendite delle botteghe sfitte, affinchè abbassino i canoni di locazione iniziali, spiegando loro che un aumento graduale con l’introduzione dell’Istat al terzo anno è una buona strada da seguire. La mancanza di locazioni, oltre a creare desertificazione nel centro delle città, crea un danno erariale notevole sia al proprietario che allo Stato. Basti pensare che una bottega può rendere mediamente in queste zone un canone lordo di euro 12.000,00 annue,che moltiplicato per 229 botteghe porta ad una somma pari a euro 2.748.000,00″.

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Nicolosi addita anche il comportamento dell’amministrazione comunale tra le concause della moria di botteghe: la mancanza di servizi, di cura del verde, di manutenzione e illuminazione contribuirebbero, infatti, ad aumentare il numero delle botteghe non locate del 10%.

 

 

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28 Novembre 2012, 16:56

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