Braccio di ferro Orlando-Regione | E da 3 mesi la Gesap resta senza ad

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13 Settembre 2015, 06:15

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PALERMO – Il giorno decisivo, quello cerchiato in rosso sul calendario, dovrebbe essere lunedì 14, quando l’assemblea dei soci sarà chiamata nuovamente a riunirsi per nominare l’ultimo componente del cda che dovrebbe essere anche amministratore delegato. Sono ormai più di tre mesi, infatti, che la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino, attende di completare i propri organi societari: una partita che si gioca sul filo dello scontro tra il comune di Palermo e la Regione.

Da un lato il sindaco Orlando, che ha confermato il fedelissimo Fabio Giambrone alla presidenza ed evitato, grazie all’asse con Cinisi, la modifica dello statuto; dall’altro la Regione che controlla la Provincia e la Camera di Commercio che, dopo aver tentato invano di modificare i requisiti per l’ad, ha dovuto incassare anche il secondo k.o. con le dimissioni di Tommaso Dragotto, giunte al termine di una querelle sui requisiti per sedere in cda.

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Un braccio di ferro andato avanti per mesi e giunto al punto critico: con un nuovo consiglio di amministrazione eletto per quattro quinti a mancare è l’ultima casella, ovvero il sostituto di Dragotto. Scartata l’ipotesi Rosario Basile, per niente propenso a lasciare l’Irfis, ma anche quella di un ritorno a sorpresa del patron della Sicily by Car, lo scorso 3 settembre gli ultimi due componenti della lista della Provincia si sono detti indisponibili. Lunedì 14 settembre, quindi, Palazzo Comitini dovrà presentarsi con una nuova cinquina che abbia, però, anche i requisiti per la carica di amministratore delegato. Una poltrona cruciale per la vita dello scalo aeroportuale e che, per il momento, resta vacante con Giambrone dotato del potere di firma.

Una vacatio che però non potrà durare a lungo: domani si dovrà trovare una soluzione, in un modo o nell’altro. Punta Raisi resta uno degli aeroporti più importanti d’Italia, specie in una Regione così a corto di infrastrutture, e sarà crocevia di investimenti sempre più ingenti nei prossimi anni: impensabile che resti, ancora a lungo, senza un cda completo ma soprattutto senza un amministratore nel pieno delle sue funzioni.

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13 Settembre 2015, 06:15

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