25 Ottobre 2012, 15:46
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PALERMO – Lo sguardo del Palermo, malgrado faccia male, è sempre rivolto alla classifica. C’è chi preferisce non guardarla, chi invece sostiene che il penultimo posto dei rosanero è una posizione bugiarda. Tra questi c’è Franco Brienza, che pensa anche alla sfida di sabato alle 18 al Franchi contro la sua ex squadra, il Siena: “Avrei preferito che entrambe le squadre si trovassero in zone diverse della classifica – dice il fantasista di Cantù in sala stampa -. Noi siamo ultimi praticamente, perché loro senza la penalizzazione avrebbero fatto più punti di noi. Dal punto di vista del gioco abbiamo dimostrato di non essere una squadra da ultimi posti, purtroppo i risultati ancora non ci premiano a pieno. Il Siena è una squadra diversa dalla nostra, loro hanno uno zoccolo duro da anni, sono abituati al sacrificio e alla lotta, sono una squadra che sa ciò che vuole”.
Brienza parla anche della sua scelta di tornare in rosanero e del fatto di non aver più in società Sannino e Perinetti, principali artefici del suo trasferimento in estate dalla Toscana in Sicilia: “Non mi aspettavo che potesse cambiare la situazione così brevemente, ma fa parte del gioco del calcio, c’è da metterlo in preventivo. Con Zamparini possono succedere queste cose, uno ne prende atto. Sannino ha influenzato la mia scelta di venire qui, ha inciso ma non in modo determinante, perché quando sono venuto qui ho scelto col cuore”.
Da Sannino a Gasperini, il Palermo è cambiato tanto secondo Brienza: “Tatticamente tra Sannino e Gasperini è tutto diverso, ma io posso ugualmente fare bene in campo. Sicuramente la squadra ha assorbito bene il cambio di allenatore, il gruppo dal punto di vista del gioco è migliorato e prestazioni negative non ne ho viste, nemmeno dal punto di vista dell’impegno. Dobbiamo continuare a lavorare”. Per il Palermo le partite iniziano a pesare sempre più, ogni gara diventa fondamentale: “Milan, Roma, Siena – dichiara Brienza – sono tutte partite decisive per noi, non dobbiamo sbagliare la prestazione. Abbiamo creato tanto, dobbiamo proseguire su questa strada. Dobbiamo finalizzare di più. Non è un discorso di qualità, perché se crei significa che c’è qualità. Bisogna avere determinazione nel volere la vittoria”. Poi sulla gara di sabato: “Se segno esulto? No, non credo, ho avuto tanto da Siena, dalla città e dalla squadra, e dunque non credo che esulterò. Noi però vogliamo andare a Siena e vincere, può essere una partita importante per entrambe le squadre”.
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25 Ottobre 2012, 15:46