29 Settembre 2008, 14:49
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“Gesto d’altri tempi, “meriterebbe un premio”. Nella domenica di Ronaldinho e della prima debacle di Mourinho, il mondo del calcio si ferma attorno a un episodio. Palermo-Reggina, minuto 2 del secondo tempo. Il grande ex, Ciccio Brienza, si invola verso la porta col solo Amelia davanti, il gol è scontato. Invece no. L’attaccante reggino si ferma, ci sono due giocatori a terra. Lo stesso arbitro Farina gli si fa incontro per stringergli la mano.
Brienza come Paolo Di Canio, quando in premier league, in una situazione simile, fermò la palla con le mai, per far soccorrere l’avversario a terra. Coro di approvazione. Il primo è l’allenatore della Roma, Luciano Spalletti, che, prima ancora di parlare della prima vittoria in campionato della sua squadra, dice che “bisognerebbe dare un premio a Franco Brienza, in genere si premia il migliore in campo, ma se vogliamo mettere in risalto il concetto del fair play, bisogna premiare chi in campo si comporta correttamente”. Un gesto di esempio per i più giovani che si avvicinano al calcio, “dovrebbe esserci proprio una giuria per valutare e fare il giusto risalto a certe cose”. Lui, umile e attaccato, comunque, ai colori rosanero dice che “un gol non cambia la vita”. “Cosa hanno detto i miei compagni? – ha detto subito dopo la partita – Sicuramente a Reggio non saranno contenti. Lo avrei fatto a prescindere non perché in campo c’era il Palermo, fa parte del mio carattere e un gol non può cambiare la vita. Detto questo per me questa era una partita molto sentita, ma io adesso sono della Reggina. C’e’ stato uno scontro di testa, si è sentito anche il rumore e io con la coda dell’occhio avevo visto, anche se ero lanciato a rete. Ho pensato che potesse essere pericoloso e mi sono fermato”.
Il tecnico del Palermo, Ballardini, si è detto “commosso”. “Ci ha ricordato – ha aggiunto – che è sempre una partita di calcio e al primo posto viene il rispetto dell’avversario. Nel primo tempo c’era stato un episodio analogo con Cavani e io al suo posto non mi sarei fermato e probabilmente avrei sbagliato, anche se Costa in quella occasione non si era fatto nulla”.
Dice la sua anche l’arbitro della partita. Stefano Farina di Novi Ligure, ha parlato di un “Un gesto meraviglioso che dovrebbe essere esaltato come esempio per i giovani”. “Prima che potessi fischiare – ha raccontato – il giocatore Brienza che aveva ricevuto la palla ed era lanciato verso la porta si è fermato. E’ stato un gesto che andrebbe sicuramente esaltato in maniera importante e invece l’ho visto passare in televisione solo verso l’una di notte e per dieci secondi”. Anche il presidente Zamparini ha detto la sua, criticando Farina che doveva fischiare e lodando Brienza.
Ma non tutti sono d’accordo. Renzo Ulivieri, allenatore del Bologna, ha mostrato il suo dissenso. “Abbiamo deciso nelle riunioni fatte in passato tra allenatori, giocatori e arbitro – ha spiegato a un convegno su Sport ed etica al museo del calcio di Coverciano – che ci si ferma un po’ troppo durante le partite e quindi deve essere solo l’arbitro a decidere le interruzioni di gioco. Per rispetto del pubblico è solo un ufficiale di gara che deve prendere queste decisioni: spesso le interruzioni di gioco sono inutili e non dovute a reali falli di gioco”.
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29 Settembre 2008, 14:49