14 Giugno 2023, 17:06
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PALERMO – L’export siciliano in frenata nel primo trimestre 2023. Da gennaio a marzo scorso, infatti, il fatturato delle vendite all’estero si è attestato complessivamente su 3,3miliardi di euro con una diminuzione del 2,4% rispetto al primo trimestre del 2022. A certificare i numeri delle esportazioni siciliane è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati regionali dell’Istat riguardanti l’export nei primi tremesi del 2023.
Tra le province con le migliori performance, Catania con 578 mln di fatturato(+4%), Trapani con 98 mln (+24%), Caltanissetta con 94 mln (+61%), Agrigento con 50 mln (+20%), Enna con 7 mln (+71 %),in negativo Messina(-15%), Palermo (-7%), Ragusa (-7%) e Siracusa (-5%). “I dati dell’export – commenta il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace – confermano la tenuta delle imprese esportatrici nel primo trimestre 2023 con 3,3 miliardi di fatturato e una leggera frenata del -2,4%. Si apprezza sapere che i prodotti Siciliani fanno gola principalmente a Stati Uniti, Croazia, Grecia, Spagna, Gibilterra, che rappresentano quasi il 40% dell’export totale dell’isola”.
I settori che hanno spinto l’export della Sicilia nel primo trimestre 2023, sono coke e prodotti petroliferi raffinati con 2mld di fatturato, agroalimentare e bevande con 243mln, computer e apparecchi elettronici con 242 mln, prodotti chimici 205 mln, prodotti agricoli e animali 200 mln circa di fatturato. “A fare la parte del leone – aggiunge il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro – si confermano coke e prodotti petroliferi raffinati che rappresentano oltre la metà del totale delle esportazioni made in Sicily”.
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14 Giugno 2023, 17:06